Il derby contro il Messina rappresentava la perfetta occasione per il Catania per uscire da un periodo non semplice. Invece, dopo il deludente risultato di 0-0, la squadra allenata da Domenico Toscano esce tra i fischi del Massimino che chiede di più ai propri giocatori. Già, perchè, se non si segna, non basta aver creato più occasioni per portare a casa i tre punti.
Vero che, rispetto alle ultime uscite, la prestazione dei rossazzurri (seppur non esaltante) è stata migliore ma, quest’ultima, non è bastata per tornare a una vittoria che adesso manca da quattro giornate. In particolar modo, escludendo il pareggio raggiunto in extremis a Foggia, l’Elefantino ha totalizzato solamente due punti nelle ultime tre partite. Il tutto, contro squadre, cui, una formazione che lotta per la promozione diretta come il Catania, avrebbe dovuto raccogliere bottino pieno. Come, del resto, dichiara il Direttore Sportivo, Daniele Faggiano, in conferenza stampa: “Nelle ultime tre partite si dovevano portare a casa nove punti, ma sono fiducioso per il futuro perché oggi la reazione c’è stata…è mancato solo il gol”.
Del resto, come dargli torto. Ieri sera, contro il Messina, se, magari, la formazione etnea avesse convertito in rete una delle diverse occasioni create non staremmo parlando di periodo di crisi. O, “di magra”, riprendendo le parole del DS rossazzurro. Se, magari, Montalto non avesse clamorosamente e inspiegabilmente sprecato le ghiottissime chance capitategli, staremmo parlando di un Elefantino che rialza la testa.
Ma, purtroppo, così non è. Complice, appunto, gli incredibili errori sotto porta dell’attaccante classe 1988 – tra cui quello, a due minuti dal termine, con una palla malamente lisciata che doveva essere solamente spinta in porta – il Catania continua a perdere punti che potrebbero risultare fatali a fine stagione nella rincorsa al primo posto.
Inutile, infatti, nascondersi. L’obiettivo rossazzurro stagionale è quello della promozione – magari diretta – ma, per riuscirci, bisogna riprendere il filo del discorso interrotto lo scorso 12 ottobre. Giorno dell’ultima vittoria del Catania, in casa, contro l’Altamura. Bisogna ritornare a tessere una tela che, come Penelope, l’Elefantino ha disfatto nelle ultime notti di campionato. Bisogna dare quel qualcosa in più perché, una piazza come quella etnea, merita di più. Perché, i quasi 2o mila spettatori che ogni partita giungono al Massimino (numero incredibile per una formazione di Serie C), meritano un palcoscenico diverso.
“Non possiamo andare avanti dicendo solo ‘Siamo il Catania’, ma dobbiamo dimostrare di essere il Catania. Ben vengano i fischi perché si deve capire che, nonostante il grande impegno e sforzo di tutti, bisogna dare quell’1% in più. Dobbiamo disputare un campionato importante, il che non significa arrivare per forza primi, ma quantomeno arrivare nei piazzamenti alti”, conclude Daniele Faggiano.
Sulla stessa scia d’onda del DS rossazzurro, le parole di Domenico Toscano. L’allenatore del Catania ha così parlato in conferenza stampa: “La prestazione dei ragazzi mi ha convinto. C’è rammarico per non aver segnato e, quindi, non aver vinto. Sotto porta bisogna essere più freddi e lucidi, ma non è una questione di personalità. Queste partite bisogna vincerle con la testa e con il cuore, ma tutti hanno dato il massimo. Per quanto riguarda il resto, non dobbiamo guardare la classifica o chi ci sta davanti. Per adesso, bisogna pensare una partita alla volta e restare positivi e fiduciosi in vista dei prossimi impegni”.
Concetto, quello di restare “positivi e fiduciosi“, che l’allenatore rossazzurro ha ripetuto più volte per non deprimere un ambiente che inizia a mormorare e fischiare dopo gli ultimi deludenti risultati. Compreso, il pareggio contro il Messina. Dall’altro lato, però, il campionato è ancora lungo e imprevedibile. Di certo, per tirar sù il morale etneo, il Catania deve ritornare al più presto alla vittoria. Deve tornare a tessere quella tela che stava ammaliando tutti.
Giuseppe Rosario Tosto
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