Tutta una vita trascorsa in Germania, dalla nascita alla carriera, per Marco Reus. Dopo dodici anni con la maglia dei gialloneri del Borussia Dortmund ecco che in questa sessione di calciomercato passa ai LA Galaxy. Una storia d’amore che meritava ben altri finali ma si sa, non tutti possono partecipare al tavolo degli epiloghi perfetti. Reus forse lo meritava più di chiunque altro dopo undici passati tra grandi prestazioni e tremendi infortuni. Quei problemi fisici che lo escluderanno dalla spedizioni tedesca del mondiale brasiliano negandogli la gioia di vincere un Mondiale.
Nato a Dortmund nel 1989 e cresciuto nelle giovanili di due squadre della sua città: Post SV Dortmund e la più celebre e famosa Borussia Dortmund. L’esordio tra i grandi arriva nel 2007 quando dalle giovanili del Rot Weiss Ahlen debutta in prima squadra di quest’ultima. In seguito passerà al Borussia M’gladbach, con cui vi rimarrà tre anni, ed infine farà ritorno nella squadra del suo cuore: al Borussia Dortmund.
Quella squadra che forse lo ha scaricato troppo presto. Quella squadra che stava provando una forma di gelosia vedendo il talento di un suo figlio brillare altrove. Nel 2012, quindi, Reus torna alla corte dei gialloneri. Un ritorno che segnerà gioie e dolori per il centrocampista o attaccante tedesco. Ed anche per il Borussia Dortmund.
Il primo di anno di Reus sembra la conclusione degli ultimi due anni: secondo posto in campionato e finale persa di Champions League. E se nell’anno 2022/2023 il Borussia Dortmund arrivò secondo, nell’anno 2023/2024, dopo undici anni dall’ultima volta, perde un’altra finale di Champions League. Nel mezzo, però, ci sono 2 Coppe di Germania e 3 Supercoppe di Germania vinte con i gialloneri e tanti gol segnati. In 429 presenze realizza 170 gol e 131 assist, giocando persino in tutti i ruoli in attacco.
Reus se ne va da svincolato all’età di 35 anni. Il Borussia Dortmund non guadagnerà nulla dalla sua cessione. Va a giocare negli Stati Uniti, nella calda California, sulle rive dell’Oceano Pacifico. Lui che con la sua tecnica è sempre parso più un surfista che un panzer.
Foto: sofoot.com
Simmaco Munno
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Nato e cresciuto a Santa Maria Capua Vetere, provincia di Caserta, quando il grunge esplodeva a livello globale, cioè nel ’91, e cresciuto a pane e pallone, col passare del tempo ha iniziato a sviluppare interessi come la musica (sa mettere le mani almeno su tre strumenti) la letteratura e la linguistica. Con un nome provinciale e assonante con la parola sindaco, sogna di poter diventare primo cittadino del suo paese per farsi chiamare “Il sindaco Simmaco”.