Per diversi anni la Bundesliga è sempre stata territorio di conquiste per il Bayern Monaco (sia chiaro: i bavaresi riescono, ancora oggi, ad essere i più forti in territorio tedesco, grazie ad innumerevoli fattori. Il loro non è un dominio casuale e quest’anno hanno vinto l’ennesimo campionato quasi in totale tranquillità). Ma questa stagione, però, segna uno spartiacque piuttosto interessante segnato dalle ben 8 squadre qualificate alle coppe europee, traguardo non di poco conto.
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Svetta in testa alle imprese stagionali a livello europeo, la stagione disputata dall’Eintracht Francoforte. I biancorossi terminano la stagione a metà classifica dopo un campionato piuttosto altalenante. Incredibilmente, però, i ragazzi di Oliver Glasner (tra i veri protagonisti della cavalcata sorprendente fuori dal territorio nazionale) trovano nell’Europa League la loro musa ispiratrice. Un percorso che nessuno mai avrebbe pronosticato con una tifoseria tra le più belle e presenti degli ultimi anni: questo uno dei segreti dell’impresa dell’Eintracht.
Come non citare il grande campionato delle squadre dei primi posti: il solito Borussia Dortmund riesce ad arrivare secondo dopo un campionato estremamente difficile, caratterizzato certamente dai tantissimi infortuni (i quali hanno contribuito alle pessime prestazioni in Champions League). I vari Bayer Leverkusen e Lipsia (vincitore della DFB Pokal, la coppa nazionale di Germania) due squadre che fanno del gioco offensivo il loro marchio di fabbrica: due botteghe di mercato piuttosto care per chi vorrà avvicinare i loro talenti questa estate.
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Le vere sorprese di questa Bundesliga sono il Friburgo e l’Union Berlino: due realtà apparentemente di secondo piano (basti guardare il loro monte ingaggi dei due team per capire di cosa stiamo parlando). Due squadre che fanno del gioco di squadra e l’organizzazione i loro punti di forza, senza avere i grandi nomi delle squadre lì davanti. O anche il Mainz e il Colonia, due mine vaganti di questo campionato ricco di colpi di scena in quella zona per la qualificazione alle coppe europee.
Deludono le aspettative squadre come Hoffenheim o Wolfsburg, le quali nonostante le risorse economiche e una rosa in grado di poter competere per obiettivi di maggior conto, si fermano a metà classifica.
Si salva in extremis allo spareggio l’Hertha Berlino (recentemente ha battuto l’Amburgo riuscendo a mantenere la massima serie): stagione da dimenticare per il Furth e l’Arminia Bielefeld (seppur con qualche acuto in stagione)
Ecco la “Top 11” di Bundesliga
La formazione scelta per la nostra squadra della stagione è un classico 4-4-2: un modulo piuttosto basico che però, impersonando la duttilità e l’intelligenza degli interpreti, potrà essere molto utile. Vediamo chi ha meritato di far parte di questa “Top 11”
Iniziamo dalla porta: Peter Gulacsi si prende la scena, svettando anche sul più quotato collega di ruolo Manuel Neuer. Il portiere ungherese non solo contribuisce ad una stagione incredibile della sua squadra (miglior difesa del campionato insieme al Bayern Monaco), ma si rende protagonista per la conquista della DFB Pokal con interventi degni di nota.
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Passando per la difesa, partendo da sinistra, spicca la stagione personale da incorniciare di David Raum, il quale spostato sul versante di sinistra, ha disputato una stagione eccellente mettendo a referto ben 11 assist. Coppia centrale formata da Gvardiol e Tah, veri equilibratori per le rispettive squadre e capaci di far la differenza anche nel gioco aereo (nota di merito per la stagione di Upamecano e Schlotterbeck, fresco acquisto del Borussia Dortmund). Arriviamo al terzino destro: cattura certamente l’attenzione Mukiele, jolly difensivo del Lipsia, spesso coinvolto nella manovra offensiva.
Il centrocampo è guidato da una coppia piuttosto prevedibile: parliamo di Kimmich e Bellingham. Il tedesco da diversi anni è tra i migliori interpreti del suo ruolo, un giocatore fondamentale e dal tasso tecnico e tattico estremamente elevato. Il giovane inglese invece, nonostante una stagione con diverse delusioni, si candida ad essere tra i nuovi grandi talenti del calcio mondiale: gestisce al meglio entrambe le fasi, duttile e dal margine di crescita esponenziale.
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Gli esterni sono piuttosto atipici, perché in realtà non lo sono al 100%, ma calzano a pennello in questa “Top 11“. Sul lato destro Diaby, su tutti, ha disputato un campionato di altissimo livello: ha realizzato ben 12 assist, se solo avesse finalizzato la metà della occasioni create, staremmo parlando di un fenomeno assoluto. Detto ciò l’ala francese ha contribuito con prepotenza al terzo posto in classifica del suo Bayer Leverkusen.
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Dall’altro lato conquista un posto in formazione il giocatore più sorprendente di questo campionato: Christopher Nkunku. Lungo tutta la stagione abbiamo parlato spesso del centrocampista francese (all’occorrenza ala, seconda punta o addirittura versante offensivo in solitaria. I numeri sono da capogiro: 20 gol e 14 assist in Bundesliga, una stagione da top player che fa lievitare a dismisura il grande rimpianto del Psg.
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Coppia d’attacco di altissimo spessore: da un lato il solito, immenso Robert Lewandowski: l’attaccante polacco mette a referto ben 35 reti, l’ennesima stagione da campione assoluto, forse la sua ultima in terra bavarese.. Il compagno di reparto di questa “Top 11” è Patrick Schick autore di 24 reti, nonostante i diversi infortuni: chissà se lo rimpiangono a Roma..
Per terminare la nostra formazione, occorre certamente la guida di un tecnico: si tratta di Domenico Tedesco, trascinatore assoluto del Lipsia, dopo essere arrivato a metà stagione. Il tecnico ha rivoluzionato un sistema di gioco dando nuova vita a tanti giocatori, rendendoli liberi di svariare sul campo incidendo particolarmente sulle sorti della squadra in Bundesliga.
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Alex Privitera
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Nasce a Catania in quel soleggiato Aprile del 1996. Racconti familiari lo ritraggono sin da piccolo con un pallone tra i piedi. Crescere non ha fatto altro che rafforzare quell’amore verso il gioco del calcio e qualsiasi altro sport, con o senza un pallone. Laureato in Scienze e Tecnologie Alimentari, si dice che tra le sue altre passioni non possano mancare musica, cinema e tecnologia. Particolarmente testardo e deciso, crede sia molto importante saper condividere i propri pensieri. Proprio per questo, da tempo affascinato dal giornalismo sportivo, decide di intraprendere questa avventura con Voci di Città. Un capitolo tutto da scrivere, una nuova sfida da affrontare un passo per volta.