Una stagione NBA che sta regalando spettacolo, soprattutto grazie alle difese molli di gran parte delle franchigie d’oltreoceano. Ci guadagnano i grandi attaccanti di cui la lega è piena. Quattro prestazioni singole da almeno 50 punti (Blake Griffin, Stephen Curry, Klay Thompson e Derrick Rose) in nove giorni, non succedeva dal 2007, al tempo fu un certo Kobe Bryant far registrare da solo tali numeri.
Settimana molto movimentata, che è cominciata col botto, con i 52 punti di Thompson nella vittoria dei Golden State Warriors sui Chicago Bulls per 149 a 124. Il giocatore degli State ha fatto registrare anche il record di triple realizzate in una singola partita (14), polverizzando quello precedente che apparteneva al suo “brother in arms” Steph Curry che il 7 novembre 2016 ne mise 13 contro New Orleans Pelicans.
La settimana è poi proseguita con una vicenda romantica. Tutti conosciamo la storia di Derrick Rose, dal suo ingresso in NBA, fino agli infortuni, e le recenti vicende dei giorni nostri. Nessuno si sarebbe immaginato, dopo tutto quello che ha passato, che a 30 anni fosse capace di sfornare una prestazione da 50 punti. Eppure “Wind city assassin” è riuscito, sfruttando la prima partita da titolare della stagione, a trascinare i suoi Minnesota Timberwolves contro gli Utah Jazz nella vittoria per 128 a 125. 50 punti con annessa stoppata sul tiro finale avversario e ultimi 20 secondi giocati in lacrime. A fine partita tutti i compagni sono corsi ad abbracciarlo, Rose continuava a versare lacrime che erano un misto tra gioia e liberazione perché, dopo quello che ha vissuto negli ultimi 8 anni, nessuno si sarebbe mai aspettato una prestazione del genere, forse nemmeno lui.
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La situazione attuale nella NBA, vede GSW (9-1) e Denver Nuggets (8-1) aver creato un mini solco con le inseguitrici ad Ovest. Tra le sorprese ci sono i Memphis Grizzlies (5-2) e i giovani Sacramento Kings (6-3) trascinati da un ottimo De’Aaron Fox che sta viaggiando a 19 punti di media con 7.8 assist. Deludono momentaneamente gli Houston Rockets (3-5), Twolves (4-5) e Jazz (4-5).
Ad Est, i nuovi Toronto Raptors stanno andando avanti spediti (8-1) con un Kawhi Leonard tornato ai livelli della stagione 2016-2017, seguono i Milwaukee Bucks (7-1) trascinati da uno straripante Giannis Antetokounmpo. Continuano a stentare i Washington Wizards (1-7) che stanno fornendo prestazioni pessime sia in attacco dove sono la quinta peggiore squadra per offensive rating (104.4 punti ogni 100 possessi), sia soprattutto in difesa dove sono la seconda squadra peggiore (115.9) dopo i Cleveland Cavaliers (118.5).
Closer view of @luka7doncic’s kicks from pregame! #MFFL #MavsKicks pic.twitter.com/D3VGylff4q
— Dallas Mavericks (@dallasmavs) October 22, 2018
Dopo quasi un mese di NBA, Curry è l’unico giocatore con una media punti sopra i trenta (32.5), seguono Joel Embiid (29.6) che sta provando a guidare dei Philadelphia 76ers che sembrano lontani parenti di quelli della passata stagione e Damian Lillard (29.2) ormai tra le point guard più spietate della lega. Tra i rookie, non sta deludendo le aspettative Luka Doncic (19.4), seguito dal numero 11 degli Atlanta Hawks, Trae Young (19.1). Chiude il podio DeAndre Ayton, centro dei Phoenix Suns che sta viaggiando a 16.9 punti e 11 rimbalzi a partita.
Dario Consoli
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