Si conclude in largo anticipo la stagione dei Milwaukee Bucks, che si arrendono al cospetto degli Indiana Pacers in appena cinque gare nel primo turno dei playoff NBA. Annata a dir poco complicata per Antetokounmpo e compagni, protagonisti di un avvio di stagione da dimenticare (nove sconfitte nelle prime tredici partite stagionali). Risalita la china, Milwaukee ha ritrovato tante certezze che sembravano smarrite, riuscendo anche a vincere l’NBA Cup.
Tanti problemi, però, sono rimasti irrisolti. Dopo due pesanti sconfitte (117-98 in gara-1 e 123-115 in gara-2), i Bucks hanno provato a tenere viva la loro stagione con una vittoria per 117-101 in gara-3, con 37 punti a testa per Gary Trent Jr. e Giannis Antetokounmpo. Quest’ultimo ha messo a referto medie di 33 punti, 15.4 rimbalzi, 6.6 assist, una palla recuperata e una stoppata col 61% dal campo nel corso di questi playoff.
Numeri in linea con una stagione da incorniciare (perlomeno a livello individuale), ma che non bastano a evitare ai suoi lo stesso epilogo dello scorso anno. Come nel 2024, infatti, i Milwaukee Bucks terminano la propria annata al primo turno dei playoff contro gli Indiana Pacers. Ha pesato e non poco l’assenza di Damian Lillard, rientrato in gara-2 dopo poco più di un mese per via di una trombosi venosa al polpaccio destro e infortunatosi gravemente al tendine d’Achille in gara-4, persa 129-103 tra le mura amiche.
Proprio questa netta vittoria ha dato modo ai Pacers di indirizzare la serie e archiviare la pratica in casa, imponendosi per 119-118 in gara-5 con un parziale di 8-0 negli ultimi 35 secondi, in cui Tyrese Haliburton segna 5 dei suoi 26 punti totali. Il due volte All-Star chiude la serie con quattro doppie doppie e medie di 17.6 punti, 6.4 rimbalzi e 11.6 assist col 42% dal campo.
Determinante anche il contributo di Myles Turner (23 punti con 9/13 al tiro in gara-4 e 2.2 stoppate di media nella serie) e Pascal Siakam (medie di 20 punti, 6 rimbalzi, 2.4 assist e 1.2 recuperi col 56% dal campo e il 44% da dietro l’arco), così come quello dei vari Andrew Nembhard (15 punti di media col 49% al tiro e il 50% da tre), Aaron Nesmith (14.8 punti di media col 54% dal campo e il 52% dalla lunga distanza), Obi Toppin e T.J. McConnell.
Per gli Indiana Pacers si tratta della seconda qualificazione consecutiva alle semifinali di Conference, dove affronteranno i Cleveland Cavaliers, primi in classifica a Est e reduci dallo sweep inferto ai Miami Heat. La franchigia di Indianapolis non otteneva un traguardo del genere da dieci anni. Tra il 2012 e il 2014, infatti, i Pacers disputarono tre volte il secondo turno, approdando in Finale di Conference per due volte di fila.
I Milwaukee Bucks, dal canto loro, devono fare i conti con la terza eliminazione consecutiva al primo turno. Dopo il titolo vinto nel 2021, Antetokounmpo e i suoi hanno incassato delusioni a non finire e il ciclo di The Greek Freak nel Wisconsin potrebbe giungere a breve al termine. Il 4-1 inflitto dai Pacers agli uomini di Doc Rivers è l’emblema di un declino che l’arrivo di Damian Lillard non è riuscito a frenare in nessun modo, complici anche svariati infortuni e un roster non all’altezza.
Jayson Tatum, autore di 31.3 punti e 11.3 rimbalzi a partita contro gli Orlando Magic nel primo turno dei playoff NBA. (Fonte: Boston Celtics).
Avanzano al secondo turno anche i Boston Celtics, che piegano gli Orlando Magic in cinque partite, chiudendo i conti con la vittoria per 120-89 al TD Garden in gara-5. La superiorità dei campioni in carica non ha lasciato scampo agli intriganti Magic, capaci di assicurarsi una vittoria per 95-93 in gara-3 a Orlando, con 32 punti di Franz Wagner e 29 di Paolo Banchero.
La giovane coppia di stelle dei Magic ha tenuto a galla la squadra finché ha potuto, combinando per 59 punti nel ko per 103-86 in gara-1, 57 nella sconfitta per 109-100 in gara-2, 55 nel 107-98 con cui Boston ha di fatto archiviato la pratica e 44 nel 120-89 che ha sancito l’uscita di scena di Orlando. I Celtics, come di consueto, hanno tirato fuori dal cilindro un coniglio diverso ogni sera.
Del resto, il principale punto di forza dei campioni in carica risiede in un collettivo i cui membri si supportano a vicenda. Derrick White ne è l’esempio perfetto: l’ex Spurs si è reso autore di una gara-1 da incorniciare, con 30 punti, 4 rimbalzi, 2 assist, un recupero e 2 stoppate con 10/18 dal campo e 7/12 da tre. In gara-2, invece, è salito in cattedra Jaylen Brown, che ha colmato l’assenza di Jayson Tatum con una prova da ben 36 punti, 10 rimbalzi, 5 assist e una palla rubata con 12/19 al tiro e 5/7 da tre.
Il numero 0 è rientrato in gara-3, ma i suoi 36 punti non sono bastati ai Celtics per portarsi sul 3-0. Il tentativo dei Magic di pareggiare la serie è stato subito rispedito al mittente in gara-4 dal duo Tatum-Brown (doppia doppia da 37 punti e 14 rimbalzi per il primo e da 21 punti e 11 rimbalzi per il secondo). Partita in cui anche il quasi 39enne Al Horford ha dato un contributo enorme, rendendosi autore di 5 stoppate.
Nella decisiva gara-5, Jayson Tatum è l’uomo copertina con una sontuosa prestazione da 35 punti, 8 rimbalzi e 10 assist. I Boston Celtics superano il primo ostacolo nella loro corsa verso il secondo titolo consecutivo e il diciannovesimo in assoluto. La squadra di Joe Mazzulla dovrà ora vedersela con la vincente della sfida tra New York Knicks e Detroit Pistons, con questi ultimi che nella notte hanno tenuto vive le proprie speranze di qualificazione con una vittoria per 106-103 in gara-5 (i Knicks conducono 3-2).
Fonte foto in evidenza: Indiana Pacers
Dennis Izzo
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