Gli Indiana Pacers staccano il pass per le Finali di Conference per la seconda volta consecutiva, risultando la prima squadra a riuscire nell’impresa in questi playoff NBA. Nulla da fare per i Cleveland Cavaliers, che nonostante una regular season chiusa al primo posto a Est con ben 64 vittorie e appena 18 sconfitte non sono riusciti a tenere fede alle aspettative ai playoff, arrendendosi dopo appena cinque gare al cospetto dei Pacers.
I Cavs, forti del perentorio 4-0 rifilato ai Miami Heat al primo turno e della certezza di avere il fattore campo (solo gli Oklahoma City Thunder, in caso di ipotetico scontro alle Finals, avrebbero potuto beneficiarne contro Cleveland), hanno dovuto fare i conti con gli infortuni occorsi a Darius Garland (out nelle prime due partite), Evan Mobley e De’Andre Hunter, entrambi indisponibili in gara-2.
Dopo una regular season da incorniciare, i Cleveland Cavaliers non vanno oltre il secondo turno ai playoff. (Fonte: Cleveland Cavaliers).
Le loro assenze hanno condizionato e non poco l’inizio della serie per gli uomini di Kenny Atkinson, reduce dalla vittoria del premio di Coach of the Year, usciti sconfitti da entrambe le prime due partite in casa: 121-112 in gara-1, con sei giocatori in doppia cifra (doppia doppia da 22 punti e 13 assist per Haliburton) e un ottimo 52% da tre (19/36) per i Pacers, e 120-119 in gara-2, con Haliburton autore della tripla decisiva allo scadere per completare la rimonta di Indiana, sotto di 20 punti a metà terzo quarto e di 7 punti a meno di un minuto dal termine del match.
La netta vittoria per 126-104 in trasferta in gara-3, propiziata dai 43 punti di Donovan Mitchell, rimette in corsa i Cavaliers, che però cadono nuovamente in gara-4 (129-109, con ben sette giocatori in doppia cifra per i Pacers e un Siakam da 21 punti con 9/10 dal campo) e, di fatto, vedono svanire le proprie speranze di ribaltare la serie e tornare alle Finali di Conference per la prima volta dal 2018.
Gara-5 offre loro la possibilità di rimettere tutto in discussione davanti al proprio pubblico, ma l’ispiratissimo attacco di Indiana (29.4 assist di media, con un record di 37 passaggi vincenti in gara-4, e 42% da dietro l’arco nella serie) non lascia scampo ai malcapitati Cavs. Questi ultimi dominano il primo quarto (+12), ma nel terzo quarto subiscono un parziale di -13 e non riescono più a riprendere le redini del match, soccombendo per 114-105. La franchigia dell’Ohio perde per la quinta volta in altrettanti confronti in casa contro i Pacers tra regular season e playoff.
I Pacers tornano in Finale di Conference con l’obiettivo di riscattare il ko subito lo scorso anno contro i Boston Celtics. (Fonte: Indiana Pacers).
Si tratta dello stesso numero di sconfitte interne che i Cavaliers hanno incassato contro le altre avversarie in 41 partite (36-5). La squadra di coach Rick Carlisle, già campione NBA coi Dallas Mavericks nel 2011 e alla quinta finale di Conference in carriera tra Pistons, Mavs e Pacers, affronterà una tra New York Knicks e Boston Celtics, con i primi avanti 3-1 nella serie.
Tra i principali protagonisti del 4-1 contro i Cavs, Tyrese Haliburton sta viaggiando a medie di 17.5 punti, 5.5 rimbalzi e 9.3 assist col 47% al tiro in questi playoff NBA, ben supportato da Pascal Siakam (18.8 punti, 6.2 rimbalzi e 3.1 assist col 55% dal campo e il 44% da tre) e Myles Turner (16.5 punti, 6 rimbalzi, 1.3 assist e 2.5 stoppate per gara col 51% al tiro e il 45% da dietro l’arco).
Degno di nota anche il contributo del supporting cast, con Mathurin (10.9 punti di media), Toppin (8.5 punti per gara), McConnell (8.6 punti e 4.4 assist per partita), Nembhard e Nesmith (14.6 punti di media a testa) tutti in grado di fare la differenza e dare il proprio contributo alla causa nel corso delle serie vinte in cinque partite contro i Milwaukee Bucks al primo turno e con i Cleveland Cavaliers in semifinale di Conference.
Fonte foto in evidenza: WETM
Dennis Izzo
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