Cinque anni dopo la loro ultima apparizione ai playoff NBA, gli Houston Rockets affrontano con onore i Golden State Warriors al primo turno, arrendendosi soltanto in gara-7 al termine di una serie altalenante, tirata, piena di rimonte, exploit individuali e contrasti generazionali. Alla fine, ha prevalso l’esperienza. Per i californiani si tratta della quinta vittoria contro i texani ai playoff in altrettanti scontri dal 2015 ad oggi.
I Warriors vincono gara-7 per 103-89, grazie anche e soprattutto a un Buddy Hield da 33 punti con 12/15 dal campo e 9/11 da tre, e avanzano per la terza volta negli ultimi quattro anni alle semifinali di Conference, dove sfideranno per la prima volta assoluta i Minnesota Timberwolves, reduci dal 4-1 rifilato ai Los Angeles Lakers.
Buddy Hield contestato da Dillon Brooks nel corso della decisiva gara-7 tra Rockets e Warriors. (Fonte: The Mercury News).
Al successo dei Dubs per 95-85 in gara-1 (31 punti per Curry e 25 per Butler), Houston risponde con una prova di forza in gara-2, impattando la serie sull’1-1. Decisivo Jalen Green, che esplode con 38 punti e 8 triple, guidando i Rockets al 109-94 finale. Nelle due partite successive, però, i Warriors non sbagliano e si portano sul 3-1. In gara-3, ci pensa Steph Curry a colmare il vuoto lasciato dall’assenza di Jimmy Butler: per lui 36 punti nel 104-93 finale.
Il ritorno di Butler in gara-4 (27 punti) e le giocate decisive di Draymond Green in difesa, con il numero 23 che ferma Şengün sull’ultimo possesso della sfida, permettono a Golden State di imporsi 109-96, portandosi sul 3-1. La serie, però, si accende sul più bello, proprio quando sembra destinata a concludersi in men che non si dica. Houston non ci sta ad alzare bandiera bianca e risponde a tono con una larga e convincente vittoria in casa in gara-5 per 131-116.
In grande spolvero Fred VanVleet e Amen Thompson, autori rispettivamente di 26 e 25 punti. L’ex Raptors, già campione NBA coi Toronto Raptors nel 2019, si prende la scena anche in gara-6: 29 punti, 8 rimbalzi e altrettanti assist con un ottimo 6/9 da dietro l’arco. Finisce 115-107 per i Rockets, che impediscono ai Warriors di festeggiare il passaggio del turno davanti al proprio pubblico e rimandano il discorso qualificazione a gara-7.
Buddy Hield sale in cattedra in gara-7: per lui 33 punti con l’80% dal campo (12/15) e l’82% da tre (9/11). (Fonte: Flashscore.com).
Le due squadre tornano a sfidarsi in una gara-7 al Toyota Center di Houston per la prima volta dal 2018. In quell’occasione, i Warriors ebbero la meglio, approfittando dell’assenza per infortunio di Chris Paul e delle 27 triple consecutive sbagliate da Harden e compagni. Dopo sette anni, il copione non cambia. Nel momento più delicato, infatti, Golden State sale di livello e completa l’opera, scongiurando il rischio di subire una clamorosa rimonta da 3-1 a 4-3 e avanzando al secondo turno dei playoff NBA.
Il 103-89 finale porta la firma dell’intero collettivo guidato da Steve Kerr. Buddy Hield (33 punti) eguaglia il record di triple in una gara-7, segnandone 9, come Donte DiVincenzo lo scorso anno nella serie tra New York Knicks e Indiana Pacers. Curry, dal canto suo, segna 14 dei suoi 22 punti finali nel quarto quarto, mettendo a referto anche 10 rimbalzi, 7 assist, 2 recuperi e altrettante stoppate. Bene anche Butler (20 punti, 8 rimbalzi e 7 assist) e Draymond Green (16 punti, 6 rimbalzi, 5 assist e 2 stoppate).
Houston prova a restare a galla con il talento di Amen Thompson (24 punti e 9 rimbalzi con 9/16 dal campo e 6/6 ai liberi) e Alperen Şengün (doppia doppia da 21 punti e 14 rimbalzi), mentre VanVleet, decisivo nelle due vittorie precedenti, chiude con 17 punti con 6/13 al tiro e 3/6 da dietro l’arco. Golden State alza l’intensità difensiva e chiude la partita con autorità, piazzando un parziale di 12-0 in poco più di un minuto (da 82-74 a 94-74) che di fatto archivia la pratica a 2 minuti e mezzo dalla fine. Si conclude così una delle più belle serie di questi playoff, con un misto tra capolavori tecnici e duelli fisici.
Fonte foto in evidenza: TSN
Dennis Izzo
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