Traguardo storico per i New York Knicks, che dopo 25 anni tornano alle Finali di Conference, battendo per 4-2 i Boston Celtics al secondo turno dei playoff NBA. La franchigia della Grande Mela archivia la pratica con un netto successo per 119-81 al Madison Square Garden in gara-6, propiziato da un’ottima prestazione dell’intero collettivo.
Sei i giocatori in doppia cifra per i padroni di casa, con Jalen Brunson e OG Anunoby top scorer della serata con 23 punti a testa. Bene anche Miles Bridges (22 punti con 9/15 al tiro e 4/6 da tre) e Karl-Anthony Towns, autore di una doppia doppia da 21 punti e 12 rimbalzi. Degno di nota, inoltre, il solito apporto di Josh Hart, che mette a referto una tripla doppia da 10 punti, 11 rimbalzi e 11 assist, risultando come di consueto una pedina imprescindibile nello scacchiere di coach Tom Thibodeau.
Josh Hart al ferro: tripla doppia per lui nella decisiva gara-6 tra Knicks e Celtics al Madison Square Garden. (Fonte: NBC Sports).
Quest’ultimo raggiunge le Finali di Conference per la seconda volta in carriera, quattordici anni dopo la sconfitta per 4-1 rimediata dai suoi Chicago Bulls contro i Miami Heat di LeBron James, Dwyane Wade e Chris Bosh. Si conclude in largo anticipo rispetto alle previsioni, dunque, il cammino ai playoff NBA dei Boston Celtics, che pagano soprattutto le sconfitte inattese nelle prime due gare della serie.
Due ko, quelli per 108-105 in gara-1 (29 punti a testa per Brunson e Anunoby) e 91-90 in gara-2 (23 punti per Hart e 21 punti e 17 rimbalzi per Towns) arrivati entrambi dopo che i Celtics erano riusciti a portarsi in vantaggio di 20 punti nel corso del terzo quarto. Guidare per 75-55 a poco meno di 6’ dal termine del terzo periodo in gara-1 e per 73-53 a poco più di 3’ dalla fine in gara-2 non è stato sufficiente per aggiudicarsi almeno una vittoria.
Boston risponde a tono in gara-3 a New York, imponendosi con un netto 115-93 e ritrovando fiducia e continuità da dietro l’arco (20/40 da tre). Dopo aver messo a referto 22 punti, 9 rimbalzi e 7 assist per riaprire la serie, Jayson Tatum si rende autore di una prestazione da incorniciare in gara-4. I suoi 42 punti, 8 rimbalzi, 4 assist e altrettanti recuperi, però, non sono bastati a evitare la sconfitta per 121-113, resa ancor più amara dal grave infortunio al tendine d’Achille rimediato dal numero 0 nel finale di partita.
Jalen Brunson e Josh Hart, tra i principali protagonisti del successo dei Knicks contro i Boston Celtics. (Fonte: NEW YORK KNICKS).
Nel segno di Brunson (39 punti, 5 rimbalzi e 12 assist con 14/25 dal campo e 4/8 da tre), New York indirizza nuovamente la serie a suo favore ma non riesce a chiudere i conti a Boston. I Celtics, infatti, si aggiudicano con un perentorio 127-102 gara-5 in casa, nonostante l’assenza di Tatum. Il largo successo porta la firma di Derrick White e Jaylen Brown. 34 punti con 9/16 al tiro e 7/13 dalla lunga distanza per il primo, 26 punti, 8 rimbalzi e 12 assist con 9/17 dal campo e 3/5 da tre per il secondo.
Una netta affermazione che premia lo spirito di squadra e la resilienza dei campioni in carica. La serie si allunga fino a gara-6, in cui i Knicks chiudono definitivamente il discorso qualificazione, evitando una gara-7 a Boston che avrebbe rappresentato un’insidia non di poco conto. Pur con tutte le difficoltà con cui ha dovuto fare i conti nel corso della serie, su tutte il grave infortunio occorso a Tatum, infatti, affrontare i Celtics in certe partite è un’impresa a dir poco ardua per chiunque.
I Knicks approdano così alle Finali di Conference per la prima volta dal 2000. Sulla strada tra New York e le loro prime NBA Finals dal 1999 ci saranno gli Indiana Pacers, già capaci di batterli 4-3 al secondo turno nella scorsa stagione e 4-2 nella loro ultima apparizione alle Finali di Conference.
Jayson Tatum a terra dopo il brutto infortunio al tendine d’Achille al termine di gara-4, vinta 121-113 dai Knicks. (Fonte: northjersey.com).
Boston, dal canto suo, non riesce a ripetere la splendida cavalcata dello scorso anno. Per la settima stagione consecutiva, la squadra detentrice del titolo NBA non va oltre le semifinali di Conference e, di conseguenza, non riesce a ripetersi. L’ultima squadra campione in carica capace di conquistare il Larry O’Brien Trophy risulta Golden State, vincitrice nel 2016-2017 e nel 2017-2018.
Profondi cambiamenti attendono i Boston Celtics, che in estate dovranno alleggerire il salary cap. Jrue Holiday e Kristaps Porzingis potrebbero partire via trade. Il primo, 35 anni da compiere il 12 giugno, ha un contratto da poco più di 104 milioni di dollari fino al 2028, con player option da 37,2 milioni per la stagione 2027-2028.
Il lungo lettone, invece, è a libro paga a poco meno di 31 milioni fino al 2026. Grande ex della serie, Porzingis ha deluso e non poco contro i Knicks, anche a causa di virus debilitante che lo tormenta da mesi. Per lui appena 4.2 punti e 3.7 rimbalzi col 24% al tiro e il 22% da tre in sei partite, di cui quattro in uscita dalla panchina.
Fonte foto in evidenza: Bronx
Dennis Izzo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
“Se c’è un libro che vuoi leggere, ma non è stato ancora scritto, allora devi scriverlo.”