Dopo lo sweep degli Oklahoma City Thunder ai danni dei Memphis Grizzlies, anche i Cleveland Cavaliers si impongono 4-0 sui propri avversari, i Miami Heat, risultando la seconda squadra ad approdare al secondo turno dei playoff NBA, nonché la prima della Eastern Conference. I Cavs hanno dominato gli Heat grazie a un mix perfetto di intensità difensiva, organizzazione offensiva e profondità del roster, tenendo Miami a soli 95.5 punti di media nella serie.
Donovan Mitchell, 28 anni, ha messo a referto 23.8 punti, 3.3 rimbalzi, 4 assist e 1.5 recuperi nella serie contro i Miami Heat. (Fonte: Fear The Sword).
La squadra di Kenny Atkinson, che aveva già ben impressionato in regular season, piazzandosi al primo posto a Est con 64 vittorie e 18 sconfitte, conferma così di essere una seria candidata per arrivare fino in fondo a Est. Miami, dal canto suo, arrivata ai playoff dopo aver vinto le gare di play-in contro Chicago Bulls e Atlanta Hawks, è costretta a salutare anzitempo la post-season, uscendo al primo turno per la seconda volta consecutiva.
Dopo la partenza di Jimmy Butler, che a febbraio si è accasato ai Golden State Warriors, la franchigia della Florida si è inevitabilmente ridimensionata, non riuscendo mai a dare l’impressione di poter dire la sua nel corso della serie con Cleveland. Partiti col piede ben piantato sull’acceleratore, con una netta vittoria per 121-100 in gara-1 (30 punti per Donovan Mitchell, 28 per Ty Jerome e 27 per Darius Garland), i Cavs hanno sofferto a tratti soltanto nel corso di gara-2, in cui gli Heat sono andati a un passo dall’impresa.
Dopo aver chiuso il terzo quarto sul +13, infatti, i padroni di casa hanno incassato un parziale di 23-10, riuscendo poi a riprendere in mano le redini del match e ad assicurarsi la vittoria per 121-112. Ciò anche e soprattutto grazie a un’altra prova da 30 punti di Donovan Mitchell e all’ottimo contributo del supporting cast (cinque giocatori in doppia cifra). Mai in discussione, invece, le due partite disputate in quel di Miami, stravinte dai Cavaliers nonostante l’assenza di Garland: 124-87 in gara-3 (doppia doppia da 22 punti e 10 rimbalzi per Jarrett Allen) e 138-83 in gara-4 (sei giocatori in doppia cifra).
Tutto facile per i Cavaliers, che superano senza particolari patemi d’animo gli Heat al primo turno dei playoff NBA. (Fonte: Cleveland.com).
Per i Cavs si tratta della seconda qualificazione consecutiva alle semifinali di Conference, in cui affronteranno la vincente della serie tra Indiana Pacers e Milwaukee Bucks, con i primi attualmente in vantaggio 3-1. Un traguardo a dir poco degno di nota per gli uomini di Kenny Atkinson, reduce dalla vittoria del premio di Coach of the Year. L’ex allenatore dei Brooklyn Nets è stato capace di completare l’opera iniziata dal suo predecessore J.B. Bickerstaff, rendendo Cleveland una squadra sempre più solida, organizzata e competitiva.
Come già avvenuto in regular season, ogni giocatore ha fatto la sua parte nel corso della serie con Miami. Donovan Mitchell, che ha messo a referto 23.8 punti di media col 48% al tiro e il 46% da tre, ha fatto registrare due partite da almeno 30 punti. Jerome è andato in doppia cifra in quattro partite su quattro, finendo sotto i riflettori con i 28 punti segnati in gara-1. Bene anche Garland (24 punti di media in due partite), Mobley (16.3 punti e 6.5 rimbalzi col 60% dal campo) e Allen (tre doppie doppie).
Tra le file degli Heat, invece, non ha brillato particolarmente Tyler Herro (17.8 punti di media col 42% al tiro), ma si è fatto apprezzare Davion Mitchell, autore di 15.3 punti a partita col 60% dal campo. Deludente, invece, la serie di Andrew Wiggins, che non va oltre gli 11.5 punti a partita col 37% al tiro.
Fonte foto in evidenza: ESPN
Dennis Izzo
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