Nella notte tra il 6 e il 7 giugno, prenderanno il via le NBA Finals, con Dallas Mavericks e Boston Celtics a contendersi il Larry O’Brien Trophy. Per i Mavericks si tratta della terza finale nella storia della franchigia. I Celtics cercheranno di aggiungere un altro titolo al loro già ricco palmares. I biancoverdi tornano in finale due anni dopo il ko per 4-2 con i Golden State Warriors.
Dallas ha superato tre ostacoli non di poco conto nei playoff, battendo nell’ordine i Los Angeles Clippers al primo turno (4-2), gli Oklahoma City Thunder, primi in classifica a Ovest, al secondo (4-2) e i Minnesota Timberwolves in Finale di Conference (4-1). Il tutto senza mai avere il fattore campo a favore. Dončić e compagni sono così riusciti a tagliare il traguardo delle Finals, sfumato due anni fa col ko in finale di Conference contro i Golden State Warriors futuri campioni.
Jaylen Brown e Kyrie Irving, quest’ultimo grande ex della sfida tra Boston Celtics e Dallas Mavericks. (Fonte: The Portland Press Herald).
Dončić è stato protagonista di un ottimo cammino in questi playoff, mettendo a referto medie di 28.8 punti, 9.6 rimbalzi, 8.8 assist e 1.6 recuperi sin qui. Dopo un avvio complicato – 41% al tiro e 24% da tre nelle sei gare della serie vinta contro i Clippers – il classe ‘99 si è ripreso alla grande. Nelle successive undici gare giocate tra Thunder e Timberwolves, lo sloveno ha messo a referto cinque triple doppie. Per lui, inoltre, medie di 28.2 punti, 10.1 rimbalzi, 8.5 assist e 2 palle recuperate col 46% dal campo e il 41% da tre.
La trade per assicurarsi Kyrie Irving dai Brooklyn Nets lo scorso anno era stata ritenuta da molti una mossa avventata da parte dei Mavs. A peggiorare le cose, la mancata qualificazione ai playoff, con un crollo vertiginoso dopo la trade deadline (record di 10-18). Tuttavia, il classe ‘92 si è rivelato la spalla perfetta per Dončić. Già campione NBA nel 2016 con i Cleveland Cavaliers, Irving sta disputando i suoi migliori playoff proprio da quella stagione.
Luka Dončić e Kyrie Irving, principali protagonisti dell’ottimo percorso dei Dallas Mavericks in questi playoff. (Fonte: NBA).
In questa postseason, The Uncle Drew sta viaggiando a medie di 22.8 punti, 3.9 rimbalzi, 5.2 assist e 1.2 recuperi col 49% al tiro e il 42% dalla lunga distanza. Numeri a parte, Irving sta sorprendendo per la sua costanza, dimostrando una forza mentale che negli ultimi anni sembrava il suo punto debole. Il grande ex di turno (dal 2017 al 2019 a Boston) non ha lasciato un bel ricordo ai Celtics, con i tifosi biancoverdi che lo prendono sempre di mira con cori denigratori e fischi al TD Garden. Oltre a Dončić e Irving, Dallas può fare affidamento su numerosi role player che stanno dando importanti garanzie in questi playoff.
Tra questi, spiccano il rookie Dereck Lively, P.J. Washington, Derrick Jones Jr. e Daniel Gafford. Questi giocatori hanno fornito contributi a dir poco cruciali, garantendo ai Mavericks profondità e versatilità nel corso di un cammino ricco di insidie. Dallas non aveva certo i favori del pronostico all’alba dei playoff. In pochi, tra gli addetti ai lavori e gli appassionati, ritenevano i Mavericks in grado di compiere un cammino del genere.
Ora manca solo la ciliegina sulla torta: la vittoria delle NBA Finals. Un’impresa che coronerebbe alla grande la cavalcata dei ragazzi di Jason Kidd, playmaker di quei Mavericks capaci di vincere il titolo nel 2011. Per riuscire nell’intento, Dallas dovrà superare un altro grande ostacolo. Dall’altro lato, infatti, ci saranno i Boston Celtics, determinati a riscrivere una storia recente fatta di tante delusioni.
Jayson Tatum in azione contro Luka Dončić: i due si affronteranno nelle imminenti NBA Finals. (Fonte: Sports Illustrated).
Nonostante un invidiabile curriculum (17 titoli vinti, record all-time con i Lakers), i biancoverdi hanno vinto soltanto un anello dal 1987, trionfando nel 2008. Due le NBA Finals perse da quel momento (2010 e 2022). La squadra di Joe Mazzulla è riuscita ad arrivare all’ultimo atto sbaragliando la concorrenza a Est. Boston ha impiegato appena 14 gare per superare tre turni (4-1 con Miami e Cleveland, 4-0 contro Indiana).
Numerosi detrattori hanno minimizzato il successo dei Celtics, mettendo in evidenza gli infortuni accusati dalle squadre avversarie. Nonostante ciò, Boston ha senza alcun dubbio legittimato l’approdo alle NBA Finals, disputando una regular season da ben 64 vittorie e appena 18 sconfitte. Si tratta del miglior record della lega, nonché del miglior risultato per la franchigia dal 2008, anno dell’ultimo titolo vinto.
La collettività è senza dubbio il punto di forza dei Boston Celtics, che la scorsa estate hanno messo a segno colpi di mercato vincenti. Gli innesti di Kristaps Porzingis e Jrue Holiday si sono rivelati azzeccatissimi, non facendo rimpiangere le partenze di Marcus Smart, Malcom Brogdon e Robert Williams. Porzingis, attualmente out per infortunio, dovrebbe rientrare proprio nelle Finals contro Dallas, sua ex squadra. Il lungo lettone ha aggiunto una dimensione importante sia in attacco che in difesa, rendendo i Celtics ancora più pericolosi.
Holiday ha dimostrato tutto il suo valore, risultando decisivo soprattutto nella metà campo difensiva. Un esempio lampante è stato il suo recupero decisivo e il successivo canestro in gara-3 contro i Pacers. Il campione NBA coi Milwaukee Bucks nel 2021 è un pilastro insostituibile, con la sua esperienza e le sue abilità difensive che hanno elevato il gioco dei Celtics.
Tatum e Brown si apprestano a giocare le Finals insieme per la seconda volta, due anni dopo la sconfitta coi Warriors. (Fonte: NBA.com).
Jayson Tatum e Jaylen Brown sono le due stelle della squadra. Tatum ha medie di 26 punti, 10.4 rimbalzi e 5.9 assist col 44% dal campo, mentre Brown viaggia a 25 punti, 6.1 rimbalzi e 2.6 assist col 54% al tiro e il 37% da tre. Entrambi hanno guidato i Celtics con prestazioni di alto livello, ma sono in ottima compagnia. Derrick White ha avuto una postseason straordinaria, degna di un All-Star. Le sue medie di 17.8 punti, 4.1 rimbalzi, 4.6 assist e 1.3 stoppate col 47% dal campo e il 41% dalla lunga distanza sono impressionanti. White ha registrato cinque partite da almeno 20 punti, incluso un career-high di 38 punti contro gli Heat.
Il veterano Al Horford, 38 anni compiuti oggi, continua a essere un perno fondamentale nello scacchiere di Mazzulla. Lo dimostrano appieno le sue ottime prestazioni in sostituzione di Porzingis. Per lui 22 punti, 15 rimbalzi, 5 assist e 3 stoppate (8/15 al tiro e 6/13 da tre) nella decisiva gara-5 contro i Cavs e 23 punti con 7/12 da dietro l’arco nella gara-3 che ha definitivamente tagliato le gambe ai Pacers.
I Boston Celtics, con una squadra equilibrata e piena di talento, non intendono fare sconti ai Dallas Mavericks nelle NBA Finals. La coesione del gruppo, l’abilità difensiva di Holiday e White, il ritorno di Porzingis e le prestazioni stellari di Tatum e Brown li rendono una squadra difficile da battere. Dallas avrà il suo bel da fare contro una delle squadre più complete e determinate della lega. Le NBA Finals promettono di essere uno spettacolo imperdibile, con entrambe le squadre pronte a dare il massimo per conquistare il titolo.
Fonte foto in evidenza: NBA
Dennis Izzo
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