Dopo essere stato rilasciato dai Golden State Warriors domenica scorsa, Chris Paul ha deciso di ripartire dai San Antonio Spurs, con cui ha firmato un contratto annuale da circa 11 milioni di dollari. 39 anni compiuti lo scorso 6 maggio, Paul è stato tagliato dai Warriors prima che diventasse garantito il contratto da 30 milioni di dollari per la prossima stagione. Golden State aveva anche cercato di scambiarlo, rifiutando una proposta di trade dei Chicago Bulls che comprendeva Zach LaVine.
CP3 ha trascorso una sola stagione a San Francisco, ricoprendo il ruolo di backup di Stephen Curry e mettendo a referto medie di 9.2 punti, 3.9 rimbalzi, 6.8 assist e 1,2 palle recuperate a partita col 44% dal campo e il 37% da dietro l’arco in 58 partite (di cui 18 da titolare). Sebbene le sue capacità realizzative siano diminuite rispetto ai tempi d’oro (mai così pochi punti per gara in carriera, in cui era sempre andato in doppia cifra), Paul rimane un playmaker di alto livello, capace di orchestrare il gioco e creare tante opportunità per i suoi compagni e anche di ricoprire un ruolo di primo piano nello spogliatoio.

Lo scorso anno, Chris Paul ha mancato la qualificazione ai playoff per la prima volta dal 2009-2010. (Fonte: NBA.com).
A San Antonio, Paul farà coppia con la stella emergente Victor Wembanyama, che ha vinto il premio di Rookie of the Year con 21.4 punti, 10.6 rimbalzi, 3.9 assist, 1.2 recuperi e 3.6 stoppate di media, e ricoprirà il ruolo di mentore per i tanti altri giovani talenti dei texani. Tra questi, figurano Tre Jones, Malaki Branham, Jeremy Sochan, Julian Champagnie e la guardia Stephon Castle, quarta scelta assoluta al Draft di quest’anno.
Chris Paul ha già dimostrato di poter influenzare positivamente giovani giocatori, come ha fatto con i Clippers durante l’era Lob City con Blake Griffin e DeAndre Jordan e a Oklahoma City, contribuendo all’enorme crescita di Shai Gilgeous-Alexander e Luguentz Dort tra le file dei Thunder. A San Antonio avrà l’opportunità di lavorare al fianco di Wembanyama e contribuire alla sua crescita come futuro astro della lega.
Nonostante gli Spurs non siano stati lo scorso anno, piazzandosi al penultimo posto nella Western Conference con un record di appena 22 vittorie e ben 60 sconfitte, l’accordo con Chris Paul dimostra l’intenzione del front office dei texani di costruire una squadra vincente nel minor tempo possibile, con Wembanyama come volto della franchigia. Gli Speroni mancano l’accesso ai playoff dal 2018-2019. Cinque anni di fila, un trend che rappresenta un record negativo assoluto nella storia della franchigia.

I San Antonio Spurs saranno la settima squadra in carriera per Chris Paul, in attività in NBA dal 2005. (Fonte: Warriors Wire – USA Today).
Con cinque titoli in bacheca e sei apparizioni alle Finals, i San Antonio Spurs sono una delle franchigie più importanti nella storia della NBA. Guidati dal sempiterno Gregg Popovich, che a 75 anni si appresta a vivere la sua ventinovesima stagione in panchina, gli Speroni intendono alzare l’asticella e tornare a competere. L’innesto di un giocatore dallo spessore morale e tecnico di Chris Paul, peraltro a cifre decisamente contenute, in questo senso, rappresenta la mossa ideale per far fare agli Spurs un passo avanti importante sia in termini di personalità che per ciò che concerne il piano delle prestazioni e dei risultati.
CP3 torna in Texas dopo cinque anni, avendo militato agli Houston Rockets dal 2017 al 2019. Alla corte di Mike D’Antoni, il dodici volte All-Star approda alle Finali di Conference per la prima volta in carriera, infortunandosi al termine di gara-5, con i Razzi avanti 3-2 contro Golden State. La sua assenza nelle ultime due partite permette ai Warriors di pareggiare la serie in casa, per poi vincere la decisiva gara-7 a Houston. Paul riesce poi a debuttare alle Finals nel 2021, tra le file dei Phoenix Suns, sconfitti 4-2 dai Milwaukee Bucks.
Difficilmente a San Antonio il classe ‘85 avrà la chance di vincere il suo primo titolo NBA, ma il suo approdo alla corte di Popovich intriga appassionati e addetti ai lavori. Il duo Paul-Wembanyama, uno dei migliori playmaker di tutti i tempi al fianco di uno dei migliori talenti generazionali di sempre, è da tenere d’occhio. Inoltre, CP3 e Gregg Popovich sono due tra le più grandi menti nella storia del basket mondiale. Vederli lavorare insieme stuzzica e non poco, non soltanto i tifosi degli Spurs.
Dennis Izzo
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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