Dopo la clamorosa trade che ha portato Luka Dončić ai Los Angeles Lakers e Anthony Davis ai Dallas Mavericks, un altro scambio di alto livello ha sconvolto l’NBA: De’Aaron Fox è un nuovo giocatore dei San Antonio Spurs. Una mossa che unisce una delle point guard più dinamiche della lega con la giovane stella Victor Wembanyama, cambiando il futuro della franchigia texana.
Nell’ambito della trade, i Sacramento Kings si assicurano Zach LaVine, Sidy Cissoko, tre prime scelte (2025, 2027 e 2031) e tre seconde scelte al Draft (una del 2025 e due del 2028), mentre i Chicago Bulls, terza squadra coinvolta nello scambio, ricevono Zach Collins, Tre Jones, Kevin Huerter e una scelta al primo giro del prossimo Draft. Agli Spurs, inoltre, va anche il veterano Jordan McLaughlin.
“Sacramento ha accettato di cedere De’Aaron Fox ai San Antonio Spurs in una trade a tre squadre che manda Zach LaVine ai Kings. San Antonio forma così un duo stellare con Fox e Victor Wembanyama.”, si legge nel post pubblicato dal noto insider di ESPN Shams Charania in merito allo scambio tra San Antonio Spurs, Sacramento Kings e Chicago Bulls. Un’altra trade destinata a far discutere e che rende la deadline 2025 una delle migliori della storia dell’NBA.
Protagonista di un ottimo inizio di stagione, con 25 punti, 5 rimbalzi, 6.1 assist e 1.5 recuperi di media col 47% al tiro, De’Aaron Fox era da svariate settimane uno dei nomi più chiacchierati sul mercato, con tante franchigie potenzialmente interessate a lui. A spuntarla è stata San Antonio, da tempo alla ricerca del partner ideale per Victor Wembanyama in ottica presente e futura, dopo l’apprendistato al fianco di Chris Paul.
De’Aaron Fox e Victor Wembanyama formeranno una coppia che promette spettacolo in quel di San Antonio. (Fonte: Sports Tak).
Attualmente dodicesimi a Ovest, gli Spurs sono a poche vittorie dalla zona play-in e con l’arrivo di Fox puntano a velocizzare il processo di rebuilding e a tornare il prima possibile ai piani alti. I Sacramento Kings, dal canto loro, voltano pagina e riuniscono Zach LaVine (24 punti, 4.8 rimbalzi e 4.5 assist di media col 51% dal campo e il 45% da tre) e DeMar DeRozan, già compagni di squadra ai Bulls dal 2021 allo scorso anno.
Questa mossa, inoltre, spiana la strada a Domantas Sabonis, sempre più uomo franchigia e perno fondamentale del sistema di gioco dei californiani. Il lungo lituano sta viaggiando a medie di 20.8 punti, 14.4 rimbalzi e 6.5 assist col 61% al tiro e il 47% da dietro l’arco, risultando primo in NBA per rimbalzi a partita e secondo per percentuale al tiro da tre.
I Chicago Bulls, invece, imboccano con maggior convinzione la strada della ricostruzione, ricevendo una prima scelta al Draft, la giovane guardia Tre Jones, 25 anni compiuti lo scorso 8 gennaio, e i contratti del tiratore Kevin Huerter (circa 17 milioni in questa stagione e 18 il prossimo anno) e del lungo Zach Collins (poco meno di 17 milioni quest’anno e 18 nella prossima stagione).
Questi assets potranno anche essere usati come pedine di scambio per ulteriori mosse di mercato prima della trade deadline. Con la partenza di Zach LaVine, inoltre, i Bulls si liberano del loro giocatore più pagato, che ora risulta Lonzo Ball, con appena 21 milioni fino al termine della stagione. L’ex Lakers è uno dei nomi che potrebbero presto lasciare Chicago, al pari dell’esperto centro Nikola Vucević.
Fonte foto in evidenza: NBA.com
Dennis Izzo
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