Una bruttissima notizia scuote il mondo del basket NBA e non solo. A 58 anni, compiuti lo scorso 25 giugno, Dikembe Mutombo è morto a causa di un tumore al cervello, contro cui lottava da circa due anni. Nativo di Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo, Mutombo ha militato per diciotto stagioni in NBA. Selezionato con la quarta scelta assoluta al Draft 1991 dai Denver Nuggets, il lungo congolese si è sin da subito imposto come uno dei migliori difensori e stoppatori della lega.
Grazie anche e soprattutto al suo contributo, nel 1994 i Nuggets, ottavi in classifica, riescono nell’impresa di eliminare al primo turno dei playoff i Seattle SuperSonics primi in classifica, cosa mai riuscita a nessun’altra squadra fino a quel momento. Dopo aver indossato per cinque anni la canotta degli Atlanta Hawks (1996-2001), Mutombo ha giocato nei Philadelphia Sixers (2001-2002), nei New Jersey Nets (2002-2003) e nei New York Knicks (2003-2004), per poi chiudere la carriera tra le file degli Houston Rockets (2004-2009), ritirandosi a quasi 43 anni.
Nel corso della sua carriera, il prodotto di Georgetown ha messo a referto medie di 9.8 punti, 10.3 rimbalzi e 2.8 stoppate in 1196 partite in regular season e 9.1 punti, 9.5 rimbalzi e 2.5 stoppate in 101 gare ai playoff, vincendo quattro volte il premio di Difensore dell’anno (record a pari merito con Ben Wallace e Rudy Gobert) e venendo convocato in otto occasioni all’All-Star Game. Secondo miglior stoppatore di tutti i tempi, dietro soltanto ad Hakeem Olajuwon, Mutombo è stato inserito nella Hall of Fame nel 2015.
Personaggio iconico, sia in campo, dove dopo ogni feroce stoppata festeggiava con un “no” muovendo il dito indice, che fuori, dove si è sempre distinto per il suo grande impegno nel sociale, con la fondazione della Dikembe Mutombo Foundation nel 1997 e il ruolo di ambasciatore globale dell’NBA, assegnatogli dall’allora commissioner David Stern nel 2009, Mutombo lascia un vuoto incolmabile non soltanto nei cuori degli appassionati di pallacanestro, ma anche e soprattutto in quelli di coloro che si battono per un mondo più giusto, equo e solidale nei confronti del prossimo.
Fonte foto in evidenza: Eurosport
Dennis Izzo
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Coordinatore editoriale di Voci di Città, nasce a Napoli nel 1998. Tra le sue tanti passioni figurano la lettura, i viaggi, la politica e la scrittura, ma soprattutto lo sport: prima il calcio, di cui si innamorò definitivamente in occasione della vittoria dell’Italia ai Mondiali 2006 in Germania, poi il basket NBA, che lo tiene puntualmente sveglio quasi tutte le notti da ottobre a giugno. Grazie a VdC ha la possibilità di far coesistere tutte queste passioni in un’unica attività.
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