New York, USA – L’attesa è finita. Solo pochi giorni ci separano dall’ultimo, grande incontro di questo 2017 stracolmo di emozioni per gli appassionati di boxe di tutto il mondo. Il 9 Dicembre, il Madison Square Garden di NY sarà teatro di quello che si preannuncia come un match di rara importanza storica tra due dei migliori pugili del pianeta: Vasyl Hi-Tech Lomachenko (9-1-0) e Guillermo El Chacal Rigondeaux (17-0-0).
Entrambi due volte ori olimpici, entrambi due volte campioni del mondo, entrambi con dei record a dir poco spaventosi a livello amatoriale (396-1 per Lomachenko e 475-12 per Rigondeaux), entrambi detentori di titoli anche tra i professionisti, entrambi due tra i mancini più forti e interessanti del panorama pugilistico mondiale. Insomma, ci sono tutti i presupposti perché si possa essere davanti ad una possibile Fight of the Year, nonostante tutti gli straordinari eventi che sono stati organizzati in questo 2017: dallo spettacolo mediatico di Mayweather vs McGregor, passando per Klitschko vs Joshua, per arrivare alla superfight di Canelo vs Golovkin.
Non è il caso di elencare e riportare tutte le parole spese in queste settimane dagli esperti; sarebbe letteralmente impossibile: nulla può rendere meglio l’idea di quanto sia sentito questo scontro, all’interno del mondo della boxe, quanto ciò che ha detto la leggenda Roy Jones Jr. ai microfoni di CBS Sports. «Lomachenko vs Rigondeaux, sulla carta, è uno degli incontri migliori della storia […] Abbiamo due vincitori di due medaglie d’oro olimpiche sul ring. Quasi mille incontri, a livello amatoriale, con pochissime sconfitte per entrambi. È assolutamente incredibile».
Ed è vero, Roy Jones Jr. ha perfettamente ragione. Indipendentemente da quanto possa sembrare semplice retorica per promuovere l’evento, Lomachenko vs Rigondeaux ha davvero il potenziale per essere un incontro a dir poco straordinario.
Vasyl Lomachenko è, indubbiamente, l’atleta più in ascesa di questi ultimi anni: il suo approdo nel mondo dei professionisti nel 2013 ha letteralmente fatto esplodere il panorama della boxe moderna, tanto da essere stato inserito – con solo 10 match da pro – nella lista dei migliori puglili Pound 4 Pound.
La velocità straordinaria, l’eleganza dei suoi movimenti, gli angoli impossibili da cui partono i colpi sono solo la parte più evidente dell’incredibile arsenale di cui Lomachenko dispone per mettere KO i suoi avversari. Ciò che distingue Hi-Tech da tutti gli altri pugili del pianeta è, indubbiamente, la sua elevatissima intelligenza pugilistica e la padronanza completa dei fondamentali: è solo da ammirare la pulizia cristallina del suo jab destro che spesso usa per tenere la distanza con l’avversario (il che, dato il significativo vantaggio in allungo rispetto a Rigondeaux, giocherà un ruolo fondamentale in questo incontro); oppure il perfetto uso che fa della distanza in fase difensiva, come visto nell’incontro con Gary Russell Jr; oppure, ancora, la straordinaria capacità di cambiare angolo nel mezzo di una combinazione, come contro Roman Rocky Martinez. Guardare Lomachenko sul ring è un’esperienza surreale per gli appassionati di boxe perché non si è mai visto un pugile come lui prima d’ora: manda giù i suoi avversari come birilli dopo averli letteralmente torturati per round interi, evita i loro colpi come se fosse Neo in The Matrix. Lomachenko è, in parole povere, il pugile preferito del vostro pugile preferito.
D’altra parte, Guillermo Rigondeaux non è soprannominato El Chacal (Lo Sciacallo ma anche, nello slang della comunità ispanica, Il Boss) per puro caso: per anni è stato riconosciuto come uno dei migliori pugili al mondo, si è anche detto che fosse tanto forte che fosse quasi impossibile trovare degli avversari al suo livello nella sua categoria di peso, basta vedere uno dei suoi più recenti avversari, il giapponese Hisashi Amagasa che dava circa 20cm in altezza al cubano (nonostante la differenza in altezza Rigondeaux l’ha comunque mandato KO rompendogli la mascella).
L’incontro che ha realmente aperto gli occhi al mondo della boxe e che ha messo Rigondeaux al centro delle discussioni degli appassionati della sweet science è stata la sua brillante vittoria contro Nonito Donaire. Questa è, senza alcun dubbio, il pièce de résistance della carriera del cubano: una vera e propria masterclass in cui Rigondeaux ha esibito una difesa letteralmente impenetrabile (eccezion fatta per un knock-down segnato dal filippino al decimo round) che azionava sistematicamente un sinistro ad incrociare che ha tenuto a bada Donaire per tutto l’incontro.
Altra caratteristica che rende Rigondeaux un pugile assolutamente unico nel suo genere è l’uso straordinario della dimenticata arte della scuola cubana dei ghost punches, colpi apparentemente a vuoto che servono per calcolare la distanza dell’avversario, fargli abbassare la guardia e preparare il colpo decisivo (solitamente un devastante gancio sinistro) seguente.
https://www.instagram.com/p/BcaYEGUHjmd/?taken-by=lomachenkovasiliy
Ci sarebbe talmente altro da dire su questi due straordinari atleti da poter riempire un intero libro e, nonostante questo, non si riuscirebbe comunque a fare giustizia alla grandezza dello scontro che si terrà al MSG.
Lomachenko vs Rigondeaux non è solo un incontro di boxe, è un incontro tra due filosofie diverse. La nuova scuola ucraina, di cui Hi-Tech incarna – senza alcun dubbio – l’evoluzione e il punto più alto, contro il meglio del classicismo della scuola cubana, rappresentata alla perfezione da El Chacal di Santiago di Cuba.
Impossibile fare previsioni, impossibile scegliere un favorito: questo è un incontro che verrà risolto sul piano strategico e, da questo punto di vista, Lomachenko e Rigondeaux sono due dei pugili con il QI più alto al mondo. La vera chiave di volta del match, come sostiene lo stesso Roy Jones Jr, saranno le strategie che i rispettivi team hanno adottato durante il training camp «Tutto si giocherà sulla strategia. Chi sarà capace di aggirare l’altro e chi sarà capace di mettere i propri colpi migliori al momento migliore ? Ecco chi sarà il vincitore».
Francesco Maccarrone
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