Una scheda SIM dati agli studenti che versano in difficoltà circa l’accesso alla reta per garantire la didattica online. Questa la proposta che è stata inoltrata da parte delle associazioni Sìamo Futuro di Catania e Yousu di Ragusa. “Garantire, senza difficoltà e distinzioni, la piena fruizione della didattica a distanza da parte degli studenti – tuonano entrambe le realtà studentesche – Chiediamo all’Università degli studi di Catania la possibilità di ottenere, attraverso apposito bando, schede SIM dati per tutti gli studenti iscritti con difficoltà all’accesso alla rete“.
Una proposta che presenterebbe una svolta per l’ateneo siciliano. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di interpellare una studentessa particolarmente vicina a questa realtà, nonché una delle firmatarie della proposta. Rappresentante degli studenti in seno al consiglio di dipartimento di giurisprudenza e coordinatrice referente del nucleo di giurisprudenza, Beatrice Pennisi ha così risposto alle nostre domande.
1) La domanda sorge spontanea: da dove nasce l’idea per una richiesta simile?
Anche noi universitari stiamo affrontando un momento difficile, un momento che ci costringe a vivere l’Università dalla scrivania della nostra stanza, ma non tutti possiamo permettercelo. Non tutti abbiamo a disposizione i mezzi necessari per poter svolgere la didattica online. Prima della pandemia, ci bastava arrivare presto la mattina per prendere il posto a lezione, o prendere la macchina o un autobus per raggiungere il nostro Dipartimento per sostenere un esame. Adesso se non abbiamo la connessione dati o l’accesso alla rete gli esami non li possiamo sostenere, le lezioni non le possiamo seguire. Quindi, con i ragazzi dell’Associazione Sìamo Futuro Catania, per evitare una tra le tante disuguaglianze che stanno sempre più emergendo durante questa crisi, abbiamo chiesto all’Università degli Studi di Catania di preoccuparsi di noi studenti e di erogare un numero sufficiente di SIM dati per permettere a tutti di vivere nella medesima maniera la didattica online, evitando di compromettere la carriera degli studenti universitari meno fortunati.
2) La richiesta (che potete leggere all’interno del seguente link) viene fatta espressamente per studenti con ISEE inferiore a 35.000 euro, coloro i quali sforano tale cifra potranno usufruirne pagando una cifra consona al servizio?
Pensiamo che innanzitutto si debba partire aiutando gli studenti con maggiori difficoltà economiche, appunto per questo abbiamo previsto un limite di 35.000 euro di ISEE “indicativo”. Sicuramente in un secondo momento, se possibile, si potrebbe pensare di estendere l’aiuto anche a chi, il parametro dei 35.000 euro, lo supera. Non dobbiamo dimenticare che tutti noi stiamo subendo gli effetti di una crisi economica: è bene ricordare che gli studenti universitari continuano a pagare le stesse tasse di prima, ma per godere di servizi che per ovvi motivi sono sempre di meno.
3) Avete già in mente l’operatore telefonico a cui affidarvi o verrà scelto discrezionalmente dall’università di Catania?
La scelta dell’operatore per noi è indifferente, può avvenire serenamente a discrezione dell’Università degli studi di Catania.
4) Avete già avuto riscontro, anche ufficioso, in merito alla richiesta? Pensate che, qualora venga accettata, si possa procedere in tempi brevi?
La proposta nasce sulla base del modello vincente di Bologna (che ha già erogato per i suoi studenti sim dati da 100 GB). Quindi sì, ci aspettiamo che ciò sia possibile anche nel nostro Ateneo, che la proposta venga accolta a dimostrazione che si ha e che si deve avere comprensione delle difficoltà a cui ogni giorno noi studenti andiamo incontro. E ci auguriamo che tutto ciò si possa attuare nel minor tempo possibile.
Francesco Mascali
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Proprietario, editore e vice direttore di Voci di Città, nasce a Catania nel 1997. Da aprile 2019 è un giornalista pubblicista iscritto regolarmente all’albo professionale, esattamente due anni dopo consegue la laurea magistrale in Giurisprudenza, per poi iniziare la pratica forense presso l’ordine degli avvocati di Catania. Ama viaggiare, immergersi nelle serie tv e fotografare, ma sopra tutto e tutti c’è lo sport: che sia calcio, basket, MotoGP o Formula 1 non importa, il week-end è qualcosa di sacro e intoccabile. Tra uno spazio e l’altro trova anche il modo di scrivere e gestire un piccolo giornale che ha tanta voglia di crescere. La sua frase? «La vita è quella cosa che accade mentre sei impegnato a fare altri progetti»