“L’Unione – ha detto il rettore Priolo – ci darà la forza per superare le crisi e vincere le sfide del momento”
«Non c’è più la ‘cortina di ferro’, ma abbiamo di fronte nuove sfide e, purtroppo, nuove crisi. L’Unione europea però ha senza dubbio cambiato le nostre vite e la nostra storia, grazie anche all’euro e ai programmi di mobilità studentesca come Erasmus, e questa nuova patria comune ci darà la forza per superare ancora una volta momenti complessi come quelli che stiamo vivendo». Questo il messaggio che il rettore Francesco Priolo ha voluto indirizzare ai numerosi giovani presenti martedì scorso nell’aula magna del Palazzo centrale, in occasione dell’iniziativa dal titolo “Il futuro dell’Europa è Mediterraneo“, promossa dall’Università di Catania per celebrare la “Giornata dell’Europa”.
«Il 9 maggio è la data nella quale in tutti i paesi dell’Unione si festeggiano l’Europa e i suoi valori – ha ricordato Manuela Sessa, della rappresentanza in Italia della Commissione europea -, ma ogni giorno operiamo per avvicinare l’Unione ai suoi cittadini tramite le attività di divulgazione e informazione condotte nel territorio da canali decentrati come la vasta rete dei centri Europe Direct e i Centri di documentazione europea».
L’evento è stato organizzato dall’Ufficio relazioni internazionali dell’Ateneo nell’ambito del progetto Erasmus+, in cooperazione con l’Area per la Comunicazione, con il Centro di Documentazione Europea dell’Università e con l’insegnamento di Politica del Mediterraneo del Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’ateneo.
La prorettrice Francesca Longo, docente di Scienza politica, e la professoressa Stefania Panebianco, docente di Mediterranean Politics al Dipartimento di Scienze politiche e sociali, hanno poi evidenziato l’importanza di coinvolgere esperti e studenti in una riflessione sul futuro dell’Europa e sul significato dello stare insieme oggi, per rilanciare le relazioni cooperative efficaci e per affrontare le sfide regionali che interessano in particolare la Sicilia nell’area del Mediterraneo allargato.
«Eunice è un’evoluzione del programma Erasmus – ha sottolineato il rettore -, una delle 40 alleanze tra università di tutti i paesi che ci permetteranno di costruire negli anni un sistema transnazionale di formazione unica».
L’incontro è proseguito con la relazione “The European Union in a New Era: Advancing European Integration in the Context of Global Threats and Internal Divisions“, tenuta dal prof. Thomas Christiansen (Università LUISS “Guido Carli”, Roma), e con gli interventi della stessa prof.ssa Longo, degli internazionalisti Adriana Di Stefano e Rosario Sapienza (dipartimento di Giurisprudenza), Daniela Fisichella (dipartimento di Scienze politiche e sociali), e del referente del Centro di Documentazione Europea d’ateneo Francesco Caudullo.
L’evento si è concluso nella sede del Centro universitario teatrale dell’Università, con un’esibizione del Coro d’Ateneo diretto da Giuseppe Sanfratello e da Paolo Cipolla, e con una performance di improvvisazione teatrale a cura degli allievi del Laboratorio “Scena Erasmus”.
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