«La riduzione del danno è un approccio basato su chiare evidenze scientifiche da adottare per i fumatori che non riescono o non vogliono smettere di fumare» – cosi il prof. Riccardo Polosa, fondatore del CoEHAR, ha inaugurato stamane la seconda fase del progetto di ricerca Replica 2.0 che vedrà la collaborazione internazionale di 5 Paesi diversi. «Catania dunque ancora una volta capitale mondiale della ricerca antifumo grazie alle attività di ricerca avviate dal CoEHAR».
Da oggi e fino al 3 Marzo, 8 ricercatori provenienti dalle 4 università straniere partner del progetto Replica saranno ospiti del CoEHAR all’Università di Catania per approfondire le tematiche di studio e per predisporre e avviare le attività di ricerca. Nei laboratori della Torre Biologica “F. Latteri”, gli scienziati provenienti da Indonesia, Stati Uniti, Serbia e Marocco avranno la possibilità di lavorare con gli strumenti di ricerca più innovativi al mondo stabilendo modalità, metodologie e standard operativi che potranno essere condivisi con tutta la comunità scientifica internazionale.
“No science is a perfect science”, con questa citazione il prof. Giovanni Li Volti, ha introdotto la giornata inaugurale di una intensa settimana di lavori sulla replicabilità, uno dei più importanti fattori a garanzia della qualità e della trasparenza della scienza. «Se uno studio è replicabile significa che è fatto secondo standard elevati e i suoi risultati possono essere considerati validi ed efficaci. I ricercatori di Replica stanno continuando a replicare gli studi più importanti al mondo condotti su sigarette elettroniche e prodotti a tabacco riscaldato. Dai primi risultati è già emerso, senza alcun dubbio, che questi prodotti rappresentano una soluzione valida per ridurre i danni fumo correlati»– ha spiegato Li Volti.
A dare il benvenuto agli scienziati oggi in Aula Magna erano presenti anche i delegati del Rettore, prof.ssa Lucia Zappalà e prof. Salvo Baglio, e con loro la prof.ssa Maria Angela Sortino, direttrice del Dipartimento Biometec e la prof.ssa Giovanna Russo, vice direttrice del Dipartimento Medclin. In aula numerosi studenti di Medicina e Psicologia dell’Ateneo catanese. Grande entusiasmo, inoltre, da parte degli scienziati intervenuti che si sono dimostrati propositivi nei confronti delle attività e con grandi idee da portare avanti per sviluppare ulteriori innovativi progetti.
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