Lo stereotipo del corpo perfetto della donna capeggia in ogni forma pubblicitaria, dai profumi alle palestre. Quest’anno, la chiusura dei negozi a causa del Coronavirus ha un po’ rallentato le pubblicità dei costumi, che adesso riempiono cartelloni e siti solo da un paio di giorni. Belle ragazze di ogni nazionalità con seni rifatti, cosce magrissime o glutei sodi soddisfano gli sguardi di tutti, sia quelli degli uomini, che quelli d’invidia delle donne.
Fonte: Oysho
Quest’anno, tuttavia, il brand Oysho ha lanciato un’immagine fuori dall’ordinario: sotto la scritta Join Life, in bella mostra il corpo di due modelle molto vicine, una dalla carnagione chiara rivolta verso il pubblico, l’altro di una ragazza di colore quasi poggiata a lei; entrambe in costume, ma da quello rosso di quest’ultima, ecco le smagliature chiare sulla pelle scura del gluteo. Il marchio ha volutamente evitato di utilizzare Photoshop per correggere l’imperfezione, o meglio, la particolarità: scelta azzeccata, visto lo scalpore ottenuto sui social, con poco meno di 18.000 like e molti commenti a favore delle smagliature. «Sono contenta di vedere foto con donne con smagliature o altro, questa è la normalità»; oppure, «Amo il realismo della foto. Grazie per aver iniziato a normalizzare la normalità», scrivono le utenti, e senza lasciarsi sfuggire l’hashtag #nomorephotoshop.
Negli ultimi anni sono emerse modelle con imperfezioni fisiche, come Winnie, la modella a macchie di Desigual, o Sophia, la modella con il mono-ciglio. E che sia stato voluto o casuale, anche Oysho quest’anno ha contribuito a rendere bella l’imperfezione; perché un corpo perfetto non esiste e non dovrebbe esistere nemmeno su un cartellone pubblicitario. Quest’anno, quindi, più smagliature in bella mostra e meno critiche.
Chiara Forcisi
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Da sempre lettrice accanita, Chiara all’età di 13 anni pubblica You are my angel, il suo primo romanzo. Frequenta il Liceo Classico N. Spedalieri di Catania, dove completa gli studi in bellezza in qualità di rappresentante d’istituto e dirige, dopo averlo fondato, il giornalino scolastico Il Punto, degno erede di Voci di Corridoio, antesignano di Voci di Città. A marzo 2013 corona il suo più grande sogno: partire come delegate con l’Associazione Diplomatici alla scoperta della Grande Mela. Si laurea in Scienze della Comunicazione all’Alma Mater Studiorum di Bologna a luglio 2018. Inoltre, anche se è impegnata ad affrontare la vita quotidiana non si arrende e prova ancora a realizzare ciò che voleva fare fin dalla culla: salvare il mondo con le parole.