Chi è il diverso? In molti si saranno posti questa sola e semplice domanda, anche forse inconsciamente. Una divisione che nei secoli ha sempre creato profonde spaccature nel mondo e, in più occasioni, è stata causa di guerre e discriminazioni.
Oggi, ai tempi del Coronavirus tutto questo viene meno. Non c’è più distinzione (e non dovrebbe mai esserci). La pandemia (e lo dice la stessa parola) ha colpito il mondo intero e non ha lasciato scampo a nessuno. Civiltà avanzate tecnologicamente, bianchi, neri, gialli… non ha alcuna importanza. Tutti si sono piegati al suo cospetto, da Nord a Sud, da Ovest a Est.
Emblematico come in Italia siano giunti aiuti da Cina e Russia, così come negli Stati Uniti. Altrettanto fotografiche e iconiche le immagini di qualche mese fa in ogni angolo del mondo a sostegno del nostro Paese. Dai video provenienti dalla parte orientale del mondo, alle immagini di edifici illuminati con il tricolore in quella occidentale.
Non importa il colore della pelle, non importa neanche se si è benestanti oppure no. Ancor di più se si è vestiti o denudati. Il “diverso” chi è? Potremmo chiederlo agli americani (per antonomasia). I morti per Coronavirus sepolti indistintamente nelle fosse comuni del Bronx con i rinnegati e i desaparecidos. Quel Bronx che, certamente, non è noto al mondo come Los Angeles o Las Vegas, ma è celeberrimo proprio perché rappresenta l’esatto opposto.
Simbolo di fame, povertà e criminalità. Eppure, finita l’epidemia, chi sa in quanti piangeranno i propri defunti sepolti dove non avrebbero mai pensato e immaginato.
A voler essere più critici, eppure, qualche spaccatura ancora persiste e perdura… purtroppo. L’emarginato è colui che, in alcuni sistemi sanitari, non può pagare o non è provvisto di assistenza sanitaria. Giusto o sbagliato? La legge scritta “dice” una cosa. Quella morale, probabilmente, l’esatto contrario.
Tutto questo sembra demolire quell’idea di uguaglianza che si è radicata in questi mesi in ognuno di noi e che ha posto tutti sullo stesso piano, sia dal punto di vista politico che religioso. E verrebbe anche da dire anche agli occhi della “falce”, che indistintamente ha mietuto vittime.
A questo punto si tornerebbe al punto di partenza, in cui ci si chiedeva chi fosse il diverso. Ma la vera domanda che ci si pone è anche un’altra: esiste e c’è ancora un diverso?
Andrea Lo Giudice
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