Lo street artist El Seed ha dato nuova luce a uno dei quartieri emarginati de Il Cairo. Ha trasformato una cinquantina di edifici nelle sue tele e ha creato, nell’insieme, un’opera sensazionale. “Perception” porta con se un messaggio simbolico molto importante per gli abitanti di questa zona difficile.
Tra i sobborghi de Il Cairo, capitale egiziana, Manshiyat Naser è uno dei più emarginati e dimenticati. È una zona la cui economia si basa sulla raccolta dei rifiuti che la inondano e sulla loro successiva trasformazione. Spesso il quartiere deve convivere con l’assenza di beni primari come l’acqua corrente o l’elettricità. L’artista El Seed ha deciso, quindi, di porre l’accento sulle difficili condizioni di vita degli abitanti di questo luogo. Lo ha fatto cercando di mandare un messaggio sociale, utilizzando il metodo che conosce meglio: la street art.
Il graffitista si è messo al lavoro rendendo Manshiyat Naser la sua galleria d’arte all’aperto. Ha creato una sorta di enorme puzzle dipingendo i palazzi della città. La tipologia di design che El Seed ha deciso di utilizzare rende esplicito il concetto della prospettiva, dei punti di vista. Da molte zone della città è possibile ammirare qualche parte del disegno, qualche graffito. Solo ed esclusivamente dalla cosiddetta “città dei rifiuti”, però, si può avere la visione d’insieme. Il punto strategico per osservare al meglio Perception è la cima della collina di Moqattam, che sta proprio di fronte al quartiere protagonista. In questo modo i riflettori sono puntati sulle decine di migliaia di persone che vivono queste difficoltà e che spesso sono state dimenticate.
Il murales contiene un significato profondo e si rifà alle parole di Sant’Atanasio di Alessandria. Infatti dalla collina l’osservatore può leggere «Chiunque voglia vedere la luce del sole ha chiaramente bisogno di asciugarsi prima gli occhi». La particolarità dell’opera è quella di essere visibile da tutte le zone de Il Cairo, ma solo entrando a Manshiyat Naser si può cogliere con chiarezza il concetto. El Seed spiega che ogni cosa va guardata dalla giusta prospettiva e nella sua interezza. Non bisogna dimenticarsi di nessuno, soprattutto di chi ha più bisogno. Il suo viaggio artistico è stato riportato anche in un libro e i guadagni saranno messi a disposizione dei residenti del quartiere per migliorare il tenore di vita.
Sara Tonelli
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