La pinna a forma di triangolo o romboidale, di colore rosso-arancio tendenti al marroncino o grigio-rosati con puntini rossi, con o senza uncini…, consapevoli che l’arduo compito di distinguere i prodotti ittici simili, come totani e calamari, spesso per semplicità viene demandato al pescivendolo di fiducia o all’amico esperto di turno, quest’articolo vi offre la possibilità di imparare a riconoscere le due specie in tre semplici mosse. Dal corpo affusolato e allungato, i calamari (Loligo vulgaris) e i totani (Todarodes sagittatus) risultano tra loro molto simili, tuttavia le carni di questi ultimi, essendo meno delicate e morbide dei primi, sono ricercate in misura minore al banco del pesce e pertanto sono generalmente più economiche.
Il primo “segreto” per imparare a riconoscere i due molluschi cefalopodi è di porre attenzione alle dimensioni e forma della pinna laterale. Piccola e triangolare, quest’ultima ricopre nei totani solo la parte finale del corpo, nettamente differente da quella dei più pregiati calamari, in cui la pinna laterale occupa oltre la metà del sacco viscerale e presenta forma romboidale. Il colore del mantello che ricopre tutto il corpo rappresenta un’ulteriore importante elemento per distinguere i totani dai calamari. Chiari con striature sul rosso-arancio tendenti al marroncino i primi e di colore grigio-rosato con i caratteristici puntini rossi sul dorso i calamari. Inoltre, sebbene entrambi presentino dieci tentacoli, due dei quali lunghi ed estroflessi per la cattura delle prede, esclusivamente il totano presenta oltre alle ventose anche un paio di uncini. Infine ricordate che la freschezza dei cefalopodi si valuta assicurandosi che la superficie esterna sia umida e che le ventose abbiano ancora azione abrasiva.
Dott. Renzo Pierpaolo Turco
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