La vita è molto amara di suo, per questo Matteo Stucchi (25 anni) ha deciso di addolcirla creando dolci prelibati. E dunque? Vi starete chiedendo, è un pasticcere come tanti. Sbagliato! Matteo dona ai suoi dolci un tocco molto speciale: li assembla con minuscoli esseri umani di plastica creando scene meravigliose tra cascate di fragole e sottomarini di cornetti, proprio come se si trovassero tra le pagine de I viaggi di Gulliver. Voci di Città lo ha incontrato per voi.
Ciao Matteo! Per rompere il ghiaccio, vorremmo chiederti, innanzitutto, quando e come hai iniziato ad appassionarti alla pasticceria.
«Ciao! In realtà non nasco come pasticcere, mi sono diplomato al liceo scientifico tecnologico. In terza superiore ho iniziato a sperimentare ricette a casa per gioco e ho notato che sia i miei amici che i familiari apprezzavano molto; così, una volta diplomato, mi sono rimesso in gioco e ho preso la qualifica professionale di pasticcere. Da 5 anni a questa parte, lavoro come pasticcere per una grossa azienda di catering, e nell’ultimo anno sono diventato responsabile di partita».
Sei un pasticcere molto giovane, ma soprattutto molto speciale. Come è nata in te l’idea de “I dolci di Gulliver”?
«L’idea è nata dal web. Un giorno mi sono imbattuto in una fotografia nella quale vi era rappresentata una macchina fotografica con dei piccoli personaggi intenti a pulirne l’obiettivo, restandone affascinato. Da lì, ho pensato: perché non ricreare la stessa cosa ma in chiave dolce? E alla fine, eccoci qui».
Dove procuri tutto il necessario per realizzare i tuoi splendidi lavori?
«I personaggi in miniatura li prendo in un negozio specializzato, mentre tutti gli oggetti necessari li costruisco io personalmente».
Quando e in quanto tempo i tuoi lavori sono diventati così famosi? E come stai vivendo questa recente notorietà?
«Sono balzato all’onore delle cronache nel lontano, si fa per dire – ride – ottobre 2016, quando pubblicai la foto del tiramisù con la gru: in poche ore diventò virale e fece il giro del mondo. Il mio account impazzì letteralmente, tant’è che scrissi all’assistenza di Instagram pensando che ci fosse un bug – ride. Mi fa molto piacere che la gente riesca a divertirsi ed emozionarsi guardando una mia creazione, mi ripaga di tutto, in fondo il sorriso è la chiave di lettura del mio lavoro. Non mi reputo un VIP , sono semplicemente Matteo e rimango con i piedi per terra».
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
«Progetti futuri? Mi piacerebbe aprire una pasticceria tutta mia, per il resto ci sono collaborazioni in corso».
Non resta, quindi, che aspettare per avere l’occasione di vedere il mondo dei dolci di Gulliver e dei sogni di Matteo realizzarsi dietro la vetrina di una pasticceria in stile Swift.
Chiara Forcisi
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Da sempre lettrice accanita, Chiara all’età di 13 anni pubblica You are my angel, il suo primo romanzo. Frequenta il Liceo Classico N. Spedalieri di Catania, dove completa gli studi in bellezza in qualità di rappresentante d’istituto e dirige, dopo averlo fondato, il giornalino scolastico Il Punto, degno erede di Voci di Corridoio, antesignano di Voci di Città. A marzo 2013 corona il suo più grande sogno: partire come delegate con l’Associazione Diplomatici alla scoperta della Grande Mela. Si laurea in Scienze della Comunicazione all’Alma Mater Studiorum di Bologna a luglio 2018. Inoltre, anche se è impegnata ad affrontare la vita quotidiana non si arrende e prova ancora a realizzare ciò che voleva fare fin dalla culla: salvare il mondo con le parole.