La Pasqua di quest’anno, così come quella dello scorso anno, sarà vissuta in lockdown in tutta Italia e per il secondo anno consecutivo le riunioni tra parenti saranno in formato ridotto, con spostamenti consentiti una sola volta al giorno all’interno dello stesso comune: non ci saranno pranzi sotto forma di picnic con amici nel giorno del Lunedì dell’Angelo, comunemente noto come Pasquetta. Un vero e proprio alone di tristezza, soprattutto per chi, nell’ambito delle feste comandate come la Pasqua che ci sono nell’arco di ogni anno, fa del tempo trascorso con i propri cari una ragione di vita, con lo scopo alcune volte di combattere la solitudine.
Ma la questione riguarda anche il discorso relativo ai viaggi: negli ultimi giorni le novità in tal senso non sono certo mancate. Nell’ambito del decreto firmato dal presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, lo scorso 2 marzo è stato reso noto il via libera agli spostamenti da uno Stato all’altro nei giorni pasquali anche da una zona rossa. Le uniche uscite dai comuni permesse saranno quindi in direzione degli aeroporti per una partenza. Quasi un controsenso verrebbe da dire.
A confermare ciò è stato il Ministero dell‘Interno, che però ha sottolineato come non ci sia tanta chiarezza sul modo con il quale la normativa, che permette di andare liberamente in un Paese appartenente all’Unione Europea, possa andare di pari passo con le misure restrittive che sono state prese nel territorio nazionale in relazione alle diverse fasce di rischio. Nonostante ciò, però, il Viminale ha puntualizzato come spostarsi verso l’aeroporto sia possibile, a patto che si abbiano al seguito l’ormai nota autocertificazione e gli estremi del viaggio.
Una volta preso atto di tutto questo, però, bisogna fare attenzione anche a un altro aspetto, ovvero quello relativo ai Paesi che non osservano alcuna limitazione da quelli in cui invece bisogna sottoporsi a tampone e quarantena. In questa direzione di grande aiuto può essere l’Allegato 20 del Dpcm, che distingue i paesi in 5 gruppi, che sono A, B, C, D, E. Quest’ultimo comprende le destinazioni nelle quali non è permesso andare.
Insomma, una Pasqua che ha del paradossale!
Giuliano Spina
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