Con l’ Autunno si sa le giornate si accorciano, le ore di luce si riducono e danno spazio alle ore di buio che avevamo visto limitarsi in Estate. In particolare domenica 29 Ottobre noteremo come farà buio prima rispetto all’orario a cui la bella stagione ci ha abituati. Questo perché la notte tra Sabato 29 Ottobre e Domenica 30 entrerà in vigore l’ora solare. Alle 3 di notte di Sabato bisognerà spostate le lancette dell’orologio un’ora prima cioè alle 2 (tutti i dispositivi elettronici di nuova generazione aggiorneranno automaticamente l’orario). Buone nuove! Si dormirà un’ ora in più.
Un po’ di storia: Il cambio dell’orario e l’Istituzione di un’ora solare e una legale, ha origini antichissime, perché l’uomo da sempre ha sentito l’esigenza di sfruttare al massimo le ore di luce. Sin dall’antichità la giornata di lavoro nei campi degli agricoltori era scandita dal Sole: dall’alba sino al tramonto. Al tempo dei Romani furono create clessidre tarate diversamente per l’inverno e per l’ estate che segnavano la giornata lavorativa. La prima Rivoluzione Industriale del 1760 sancì che le ore fossero contate in base alla luce del sole. Fu però da un’esigenza diversa che nacque l’ idea del cambio dell’ora a seconda della stagione: l’esigenza di Risparmio Energetico.
Lo scienziato, Benjamin Franklin, nel 1784 cominciò a diffondere attraverso un suo scritto l’idea di Risparmio Energetico. Egli proponeva varie soluzioni, tutte però un po’ troppo stravaganti, al fine di far svegliare più presto di mattina la popolazione come cannoneggiamenti di primo mattino o imposte sulle persiane per i cittadini. A risolvere il problema riuscì nel 1895 George Vernon Hudson, inglese, entomologo, che propose di cambiare l’ora degli orologi a seconda delle ore di luce solare.
Essendo tale idea più pratica e dunque realizzabile suscitò l’interesse della politica specialmente nel periodo delle prima guerra mondiale quando il Risparmio energetico divenne imperativo. Così nel 1916 l’ idea di Hudson fu approvata dalla Camera dei Lord e entrò in vigore l’ Ora Legale alternata a quella solare già in uso. In Italia l’ ora legale non è stata costante negli anni, all’ inizio fu solo un’ esigenza di guerra, spesso è stata abolita e poi nuovamente istituita fino alla sua definitiva istituzione nel 1965, con il decreto legge-503 ed è entrata in vigore definitivamente nel 1966, 51 anni fa con un risparmio energetico annuo stimato di 555 milioni di kilowattora. Si può quindi, ormai, ben dire che generazioni di italiani sono abituati a convivere con il cambio di orario.
Eppure molti ne risentono con conseguenze anche gravi sulla salute. Secondo studi del Karolinska Institut di Stoccolma, il cambio orario influisce negativamente sul sistema cardiocircolatorio aumentando del 5 % i rischi di ischemie e infarti. A rischio maggiore sono gli anziani. Inoltre, stando alle ricerche effettuate dall’ Università di Bologna, il cambio dell’ora provocherebbe disturbi del sonno: improvvisi risvegli notturni e difficoltà ad addormentarsi con conseguente stanchezza al risveglio nei giorni successivi al cambio.
Si è anche scoperto che l’adattabilità al cambio d’ora dipende principalmente dal cronotipo dei soggetti. Per L. Strambi, il presidente della World association of sleep medicine, coloro che meglio si adattano a tale variazione sono i cosiddetti tira tardi cioè coloro che vanno a letto molto tardi di notte. Al contrario ad avere la peggio sono i mattutini che incontrano maggiori difficoltà ad adattarsi al nuovo orario. Curiosità: anche i nostri amici a quattro zampe hanno un orologi biologico e, specialmente i felini che regolano il loro orologio in base all’intensità di luce sterna, risentono del cambio orario ma si adattano prima e meglio di noi umani. L’ ora solare ci terrà compagnia fino alla prossima Primavera, non ci resta, quindi, che augurarci un buon cambio d’ora.
Gilda Angrisani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Ti piacerebbe entrare nella redazione di Voci di Città? Hai sempre coltivato il desiderio di scrivere articoli e cimentarti nel mondo dell’informazione? Allora stai leggendo il giornale giusto. Invia un articolo di prova, a tema libero, all’indirizzo e-mail entrainvdc@vocidicitta.it. L’elaborato verrà letto, corretto ed eventualmente pubblicato. In seguito, ti spiegheremo come iscriverti alla nostra associazione culturale per diventare un membro della redazione.