Gli anni del liceo, le scorribande in giro per i corridoi della scuola o per le strade della propria città, i giri in motorino.. chi non ricorda i bellissimi momenti in compagnia del proprio gruppo di amici o, meglio, comitiva? Tutti ne abbiamo avuta almeno una, con la quale abbiamo condiviso i migliori anni della nostra vita. Ma dove finiscono, a un certo punto, tutti quegli amici inseparabili? Già, perché giunti a una certa età, purtroppo, le nostre amicizie si affievoliscono o finiscono nel dimenticatoio (o quasi). Come riporta esquire.com, questo fenomeno riguarda soprattutto gli uomini che durante l’adolescenza accumulano innumerevoli amicizie, per poi vederle declinarsi quasi del tutto superati i 25 anni d’età. Molto meglio per le donne, invece, le quali riescono, nella stragrande maggioranza dei casi, a mantenere inalterati alcuni rapporti, per quanto altri, sfortunatamente, siano destinati a finire nonostante tutto.
Col passare del tempo, soprattutto dopo i famosi 25 anni, in molti cominciano a lavorare o mettere su famiglia, con figli al seguito naturalmente. Quindi, per quanto si cerchi a volte di conservare quel gruppo di persone, si sta insieme sempre meno e si finisce solamente col parlare dei vecchi tempi andati. Secondo gli esperti la soluzione per tenere unita una comitiva è quella di cominciare a parlare d’altro con quegli amici con cui ci si rivede ancora dopo tanti anni, in modo tale da non rischiare di chiacchierare solamente delle proprie avventure, o addirittura, restare soli del tutto.
Grazie, poi, ai social network o a WhatsApp, si potrebbe anche far rinascere quel gruppo disgregatosi nel tempo, decidendo magari di incontrarcisi e instaurare un rapporto cominciando completamente da capo. Sì, perché a una certa età gli intenti cambiano, il lavoro prende il sopravvento, la famiglia altrettanto e i discorsi non son più quelli di una volta. Triste come conclusione di un rapporto così solido, vero? Ma è la vita, e le persone mutano con il passare degli anni. Tuttavia, niente paura: potrebbe, qualora lo si volesse, esserci ancora un’ultima possibilità per recuperare il tempo perduto. Anche se si hanno mogli – o mariti – con figli, chi dice che non ci si possa riunire come un tempo? D’altronde, le riunioni di famiglia avvengono solitamente con i parenti, i quali spesso si rivelano essere serpenti, quindi perché non prendere in considerazione il fatto di riunircisi con i propri amici e le loro famiglie? Avendo anche dei figli, gli stessi potrebbero, un giorno, diventare amici a loro volta, divenendo un’ottima occasione per continuare a frequentarsi. Un tempo, ogni scusa era buona per uscire con quel gruppo, perché non approfittarne anche da grandi?
Anastasia Gambera
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