È di colore, musulmana praticante, curvy, convinta femminista e difende la diversità: insomma, Leah Vernon le ha proprio tutte! La sua storia dimostra quanto presenti nella società siano gli stereotipi e i pregiudizi. Allo stesso tempo, però, vuole insegnarci a superare questi ostacoli sociali e a vivere senza paure per ciò che si è.
Per pregiudizio si intende un’opinione preconcetta, capace di far assumere atteggiamenti ingiusti, specialmente nell’ambito del giudizio o dei rapporti sociali. Lo stereotipo, invece, è una qualsiasi opinione rigidamente precostituita e generalizzata, non acquisita sulla base di un’esperienza diretta e che prescinde dalla valutazione dei singoli casi, che riguarda tipologie di persone o gruppi sociali. Da queste definizioni si può facilmente dedurre quanto, anche inconsapevolmente, queste idee facciano parte della nostra mente. La società in cui siamo immersi ci fa crescere all’interno di questi pensieri, ci fa categorizzare ciò che abbiamo intorno e le persone che incontriamo. È veramente un’impresa difficile provare a vivere senza giudicare minimamente l’altro, anche se non lo conosciamo neppure.
Durante la nostra vita, pur senza volerlo o senza accorgercene, giudichiamo chi si trova davanti a noi. L’idea che ci facciamo delle persone che incontriamo è improntata su ciò che la società ci ha trasmesso. «È più facile spezzare un atomo che un pregiudizio», come diceva Einstein. Ci sono individui, però, che provano a renderci più consapevoli di questa rigidità, attraverso progetti concreti e innovativi. Tra le persone che combattono quotidianamente per questo motivo c’è anche Leah Vernon, vittima di molti pregiudizi. Leah ha 30 anni e vive a Detroit, è nera, musulmana e curvy. Spiega che ogni volta che passeggia per strada si sente addosso lo sguardo di tutti, pieno di opinioni preconfezionate socialmente.
Per la sua voglia di lottare contro le idee delle persone, spesso sbagliate, e per continuare a vivere bene, Leah Vernon ha pensato di raccontarsi. Ha creato un profilo Instagram, che vanta migliaia di followers, e un sito personale che ha intitolato Beauty and the Muse. Così, un passo alla volta, ha cominciato a farsi strada tra le blogger più influenti, raccontando le sue giornate e postando foto che mostrano il suo stile. Grazie alla sua carica, alla sua energia e alla sua passione per la moda, è diventata anche un’icona fashion. Intanto si è laureata e ha frequentato due master: uno in scrittura creativa e uno in editoria. Il suo scopo principale, però, è dimostrare che il pregiudizio è malsano.
«Sì, sono grassa, nera e molto musulmana. Vi metto a disagio?». Partendo da questa convinzione ha elaborato, negli anni, una serie di progetti a difesa della diversità e dell’unicità. L’ultimo che ha realizzato si chiama Muslim Girl Dance. Si tratta di un video a costo zero in cui Leah Vernon balla per le strade della città. Vuole rompere gli schemi per i quali una donna musulmana, oversize e nera che balla per strada è giudicata inappropriata. Ognuno deve essere libero di mostrare la propria body positivity e l’amore per se stesso, secondo la blogger. Grazie a lavori come questo, Leah Vernon incita ogni persona ad accettarsi per ciò che è e a non abbattersi mai davanti agli ostacoli sociali.
«Le ragazze e le donne musulmane non sono oppresse. Ma non appena qualcuno mi vede, vede la mia “musulmanità”, dà automaticamente per scontata questa cosa. In più sono grassa. La gente mi guarda e presume che io abbia poca autostima o che sia pigra. La gente vede la mia pelle nera e presume che io non abbia due master. Con i miei progetti voglio dimostrare al mondo che le persone come me, che non rientrano negli standard di bellezza della società ci sono e meritano di prendersi il loro spazio», ha spiegato Leah Vernon. Il messaggio della ragazza di Detroit è, quindi, quello di portare avanti questa battaglia, di usare il girl power fino a quando anche l’ultimo pregiudizio non sarà cancellato dalla società.
Sara Tonelli
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