Scoperte sensazionali, storie di invenzioni e dei loro inventori, autentici colpi di genio che hanno cambiato per sempre il corso della Storia e, con essa, dell’umanità intera. Riavvolgiamo, dunque, quel nastro al cui interno è custodito “gelosamente” il corso degli eventi e, al contempo, celebriamo la virtù dell’intelletto umano.
1. Il cannocchiale (1608)
La nostra “macchina del tempo” fa tappa verso l’etere, fonte di studi e riflessioni da parte dell’uomo sin dalla notte dei tempi. In tal senso, la costruzione dei primi cannocchiali all’inizio del XVII secolo rappresentò un passo in avanti fondamentale, in un’epoca caratterizzata dalla continua esaltazione delle virtù umane. La registrazione dei primi brevetti, datata 1608, venne accompagnata da rappresentazioni figurative dell’innovativo apparecchio sulle tele dell’illustre pittore fiammingo Brueghel “il Vecchio”.
2. La macchina a vapore (1756)
Si tratta di un’invenzione che trainò l’umanità verso la Prima Rivoluzione Industriale. Già gli antichi greci, e successivamente anche Leonardo Da Vinci, eseguirono alcuni studi al riguardo, ma la prima messa a punto si deve all’ingegnere scozzese James Watt nel 1756. Durante il XVIII secolo, giganteschi macchinari furono poi costruiti nei pressi delle miniere di tutto il Regno Unito per estrarre l’acqua fuori dai pozzi. La pressione esercitata dal vapore era tale da creare un vuoto d’aria in grado di assorbire interamente il liquido.
La locomotiva di Stephenson (1829)
Altro simbolo dell’epoca, definito “razzo” per via della velocità a cui viaggiava. Stephenson perfezionò i locomotori adibiti al trasporto di passeggeri, lavorando su alcuni mezzi che venivano utilizzati per trasportare carbone e ferro nelle miniere. L’applicazione di modifiche essenziali, come l’inversione di marcia e una ridistribuzione più equilibrata del vapore, permise all’ingegnere inglese di raggiungere un risultato soddisfacente, con un buon rapporto tra velocità e consumi.
4. I raggi-X (1895)
Il fisico Wilhelm Konrad Roentgen fu il primo scienziato capace di individuare il modo per attraversare la materia. L’identificazione di questi raggi dall’origine misteriosa avvenne quasi in maniera casuale, poiché lo studioso tedesco stava eseguendo un esperimento sui raggi catodici. Una scoperta dalla portata storica, che diede fama e prestigio a Roentgen, il quale venne premiato con il Nobel per la fisica nel 1901.
Questa invenzione, frutto di una sperimentazione a tappe, fece da apripista ai moderni sistemi di comunicazione. Dopo aver effettuato le prime trasmissioni di onde elettromagnetiche, nel 1901 Guglielmo Marconi riuscì a mettere in collegamento due antenne poste a grande distanza l’una dall’altra attraverso l’alfabeto morse. Nel 1909 divenne, poi, il primo scienziato italiano a ricevere il Nobel per la fisica.
6. L’automobile (1908)
L’imprenditore statunitense Henry Ford fu uno dei personaggi-chiave della cosiddetta Seconda Rivoluzione Industriale, in quanto sostenitore di un piano del tutto innovativo. La creazione di una veloce catena di montaggio in fabbrica gli permise, infatti, di mettere in atto la produzione in serie delle vetture e permise alla sua azienda di essere competitiva sul mercato automobilistico.
Antesignana degli antibiotici moderni, la sua scoperta si deve agli studi sulla riproduzione batterica condotti dal biologo inglese Alexander Flemmming. Nel secondo dopoguerra, cominciò la produzione industriale del farmaco, in seguito al perfezionamento delle tecniche di sintetizzazione chimica.
8. La Macchina universale di Turing (1936)
Può essere considerata l’antenata dei nostri computer, anche se i suoi componenti erano talmente ingombranti da occupare una stanza intera, oltre al fatto che la macchina aveva una capacità di immagazzinamento di sole 128 parole.
Reich furono realizzati potenti missili spinti da motori a razzo e alimentati con etanolo e ossigeno. Dopodiché, i primi lanci furono effettuati con successo nel 1942, durante la fase calda della guerra.
10. La scoperta del DNA (1953)
Fu individuato per la prima volta dal biochimico svizzero Friedrich Miescher, il quale lo denominò subito “nucelina”, in quanto presente all’interno del nucleo cellulare. L’inconfondibile struttura “a doppia elica” fu ricostruita nel 1953, ad opera dei biologi Francis Crick e James Watson.
Gabriele Mirabella
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