Chi segue con una certa attenzione il mondo della microimprenditoria e degli investimenti in tal senso, ricorderà probabilmente come, qualche anno fa, si sia verificato un autentico boom nelle aperture delle lavanderie self-service. Fra le piccole attività, per parecchio tempo, è stata sicuramente la più gettonata, in alcuni casi quasi più per seguire l’onda che per un’analisi precisa. Oggi, tuttavia, che l’entusiasmo meno razionale si è spento e ci sono dati più concreti su cui ragionare, è ancora una buona idea investire nell’apertura di una lavanderia a gettone? Ci siamo fatti informare sulle condizioni del mercato dagli esperti di Drytech, un’azienda specializzata nell’apertura “chiavi in mano” di questo tipo di attività, e i dati che ci hanno fornito sembrano incoraggianti: c’è un mercato solido, e addirittura apparentemente in crescita, per le lavanderie automatiche.
A determinare questa situazione è sicuramente più di tutto il modificarsi del modo di vivere, della maniera stessa d’intendere la casa e la famiglia, che si è verificato nel corso dei decenni. L’introduzione della lavatrice nelle case fu una liberazione per milioni di donne che – limitate all’epoca al ruolo di casalinghe – trovavano in questo elettrodomestico un valido aiuto per alleggerire le faccende domestiche che riempivano interamente la loro giornata. Oggi, tuttavia, anche nelle famiglie più tradizionali è molto raro che ci sia la figura di una casalinga: quasi sempre si lavora fuori casa e il tempo rimasto per le faccende è minore, come testimoniano il successo della cucina da asporto o la crescente abitudine di cercare un aiuto esterno per le faccende di casa. Oltre a ciò, sono sempre più numerosi i casi in cui le persone abitano sole, in appartamenti molto piccoli dove lo spazio è ridotto e che hanno poco tempo per i lavori domestici e bucati di dimensioni e frequenza ridotti: tutti ideali clienti di una lavanderia a gettone. La riduzione della dimensione media della famiglia ha portato a cambiamenti sociali molto grandi e l’outsourcing, per così dire, delle attività tradizionalmente domestiche sta sempre più diventando una pratica di riconosciuta validità anche in case dove, vent’anni fa, sarebbe stato impensabile.
C’è, certamente, un elemento con il quale tutti e i microimprenditori più ancora della media, si trovano a dover fare i conti ed è l’innegabile crisi economica che ancora è presente. In tal senso, tuttavia, le lavanderie a gettone sono avvantaggiate sotto almeno due aspetti: per prima cosa, quella di lavare il bucato è un’attività alla quale non si rinuncia nemmeno se si deve risparmiare, perché essenziale. E secondariamente, il che forse è ancora più interessante, ci sono grosse fette di popolazione – pensiamo ai single, ai fuori sede, tanto per fare un esempio – per cui usare una lavanderia self-service è già una scelta economica e di risparmio rispetto all’acquistare una lavatrice domestica costosa e ingombrante, che rimarrebbe nettamente sottoutilizzata.
Infine, per guardare la cosa dal punto di vista del microimprenditore – che lavora, normalmente, con un capitale iniziale ridotto e quindi vuole giustamente minimizzare qualsiasi imprevisto – le lavanderie a gettone sono completamente protette da uno dei più grandi rischi delle attività, ossia dagli insoluti. Il pagamento è infatti sempre anticipato, il che mette totalmente al riparo il proprietario dal pericolo di non essere pagato. Un pericolo che, per molte piccole attività di tipo differente, detta la non riuscita dell’impresa.
Per saperne di più http://www.dry-tech.it
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