Qualora si pensi che sia difficile conoscere a primo impatto i tratti distintivi del carattere di un soggetto, probabilmente non si è ancora venuti a conoscenza degli esiti della ricerca delle Università di Lincoln e Lancaster, i cui organizzatori, sulla rivista intitolata Cyberpsychology, Behavior, and Social Networking, affermano che partendo dal tipo di sistema operativo del proprio smartphone è possibile ricavare qualche inidizio sulla personalità della gente. Lo studio in questione ha messo a confronto il sistema Android con quello Apple e, benché i due possano essere considerati simili tra loro nel funzionamento e nelle caratteristiche, chi preferisce acquistare l’uno o l’altro risulta da un punto di vista caratteriale tendenzialmente differente.
Gli esperti delle due Università hanno sottoposto ad un campione di 500 individui un particolare questionario, contenente domande relative a particolari profili del proprio ego e al tipo di usi a cui si sottopone il proprio smartphone. Il sondaggio ha rivelato che chi sceglie di acquistare un cellulare Android è nella maggior parte dei casi un uomo e ha un’età più avanzata rispetto agli acquirenti della Apple. I soggetti coinvolti, inoltre, risultano più onesti e meno attaccati alle apparenze e alla ricchezza. I fan della Mela, invece, sono per lo più di sesso femminile e di media anagrafica più bassa rispetto alla “concorrenza”. Inoltre, gli smartphone di Cupertino si trovano più frequentemente in possesso di persone estroverse, emotive e attaccate a fattori quali la ricchezza e lo status sociale.
I dati evidenziati dalle richerche di Lincoln e Lancaster non rappresentano, in ogni caso, il primo e unico studio delle differenze tra i due brand. Il sito CivicScience, infatti, già nel 2014 aveva evidenziato ulteriori diversità tra clienti Android e quelli Apple: stando a quanto dichiarato all’epoca, i primi terrebbero sempre ad aggiornarsi circa lo sviluppo del settore e sarebbero specializzati professionalmente nell’ambito tecnologico; i secondi, invece, sarebbero in misura più elevata dipendenti dal proprio dispositivo mobile e lavorerebbero di norma nell’ambito dell’economia e dell’impresa. Risulterebbe senz’altro interessante conoscere a questo punto le reazioni dei consumatori riguardo alle statistiche elencate e la percentuale in cui si riconoscono effettivamente nelle conclusioni tratte dalle ricerche condotte sul campo.
Francesco Laneri
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