Fare una corretta colazione ha un effetto positivo sul rendimento scolastico, nove mamme su dieci lo pensano. A confermarlo, però, sono anche i risultati emersi dall’indagine dall’Osservatorio Doxa-Adelphi, presentata in occasione della riapertura delle scuole.
È settembre ed è tempo di ricominciare un nuovo anno scolastico con grande carica ed energia, e il vero segreto per farlo, come confermato da uno studio, pare sia fare un’abbondante colazione. Infatti, i risultati della ricerca Le mamme e la colazione dei figli in età scolastica, voluta dall’Osservatorio Doxa-Adelphi (su un campione di cinquecento mamme con figli tra i 3 e 18 anni) sostengono che un’adeguata colazione fornirebbe più concentrazione, migliorerebbe la memoria, il livello di ascolto e la comprensione. Questo però non è tutto, perché chi fa un buon pasto al mattino ha minor difficoltà a risolvere problemi matematici e avrebbe voti più alti rispetto a chi, invece, lo fa in maniera insufficiente o addirittura lo salta. Secondo i dati dell’indagine effettuata, la situazione è del tutto positiva: il 93% dei bambini italiani fanno regolarmente colazione tutti i giorni, mentre il restante 6% la fa solo tre o quattro volte a settimana.
Nonostante nove mamme su dieci sappiano che la colazione è assolutamente fondamentale per la vita scolastica, una parte di loro dimostra di non conoscere davvero le vere esigenze dei propri figli in relazione a questo pasto importante della giornata. Infatti, una mamma su quattro (parliamo del 25%), ammette che dovrebbe saperne di più, mentre le rimanenti si reputano abbastanza preparate sull’argomento ”prima colazione”. Per quanto riguarda i risultati della ricerca, l’85% delle madri tende a variare il menù del pasto: il 37% di queste lo fa soprattutto in base alla stagione, il 29% per non rendere i bambini troppo abitudinari e per far conoscere nuove consistenze e sapori, il 23% invece, cambia il menù su richiesta dei figli e solo l’11% lo fa in base alla loro età. Il professor Luca Piretti, nutrizionista gastroenterologo e docente dell’Università Campus Bio-medico di Roma commenta: «Corretto proporre alternative diverse a colazione, il principio che dovrebbe guidare le mamme è far coincidere tre esigenze: prestare attenzione al fabbisogno nutrizionale adeguato. Proporre solo frutta di stagione e rispettare i gusti del bambino. A differenza degli altri pasti, se un bambino preferisce una tipologia di colazione, se corretta dal punto di vista nutrizionale, lo si può assecondare e proporre gli stessi prodotti anche tutto l’anno. Importante, però, accorgersi subito se il bambino si stanca e, a quel punto, proporre alternative».
Variare le portate prestando attenzione alle diverse esigenze dei propri figli è un’ottima scelta per le mamme, ma cosa vogliono mangiare i bambini colazione? Secondo i dati raccolti, scelgono quasi sempre il dolce: i biscotti con il 75 % delle preferenze, seguiti dai cereali, muesli e riso soffiato con il 58%, invece, i dolci fatti in casa, le merendine e infine lo yogurt classico o alla frutta. Mentre, un bambino su tre preferisce mangiare il pane o le fette biscottate con miele o marmellata, solo il 18% mangia la frutta. Per quanto riguarda le bevande più ricorrenti, sono: il latte (anche in aggiunta di cacao in polvere), i succhi di frutta o le spremute confezionate, mentre per i ragazzi già più grandi sono amati il caffè e il cappuccino. Secondo i medici questa è tutto sommato una buona colazione, ma non bisogna eccedere con le quantità e adeguarle alle età e alle caratteristiche dei propri figli. ecco cosa consiglia il nutrizionista Luca Piretti: «Un menù intorno alle 400 kcal, indicato per un bambino di 6-10 anni, può essere composto da una tazza di latte parzialmente scremato da 150 cc (o uno yogurt magro alla frutta senza zucchero), una fetta di pane tostato con marmellata o miele, due biscotti con i cereali e una spremuta d’arancio o un kiwi. Per un ragazzo tra gli 11 e i 18 anni, con un fabbisogno calorico giornaliero complessivo tra le 2500 e le 3000 calorie, si potrebbe proporre una colazione tra le 500 e le 600 kcal composta da una tazza di latte parzialmente scremato da 200 cc con aggiunta di cereali (80 gr) oppure tre fette biscottate con marmellata (da alternare un paio di volte a settimana con crema spalmabile), due o quattro biscotti frollini, una spremuta d’arancio o un kiwi».
Katia Di Luna
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