Alcuni dicono che si celi nelle piccole cose, altri che essa dimori nella tranquillità di una vita semplice. Tanti, ancora, credono che si possa acquistare e si illudono di poterla carpire dagli oggetti materiali, molti di più, invece, sanno che essa non ha alcun prezzo. La felicità: tutti la cercano, ma pochi sono consapevoli di dove essa si annidi. Ma uno studio scientifico sembrerebbe ora volere illuminare il cammino verso quest’incognita eterna e universale.
Robert Waldinger, psichiatra e ricercatore della Harvard Medical School, da perfetto uomo di scienza, ma, più di tutto, da semplice essere umano, da anni si interroga sulla natura della felicità, proponendosi di carpire il segreto per il suo raggiungimento. Nello specifico, a partire dal 1939, lo studioso e il suo team di scienziati si occupano di osservare due gruppi di uomini, monitorandone ogni due anni il grado di soddisfazione delle loro vite e, ogni cinque anni, il benessere fisico, attraverso test del sangue, delle urine ed elettrocardiogrammi. Il dato che sembra emergere da settantacinque anni di studi, tuttavia, stupisce proprio per la sua elementarità. In effetti, sarebbero maggiormente felici le persone in grado di costruire relazioni durature e fondate sulla fiducia reciproca. Ecco, quindi, i tre segreti per raggiungere la felicità e mantenerla nel tempo:
Non la gloria, quindi, non il denaro, né la fama e tantomeno il successo, bensì l’amore. Solo l’amore, secondo i ricercatori, può condurre alla vera e pura felicità. Ma, in fin dei conti, serviva una ricerca scientifica per capirlo?
Debora Guglielmino
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