«E’ stata una grande emozione ritrovare Nicola, sono ancora scosso». Sono le parole di Giuseppe Di Tommaso, il giornalista de La vita in diretta che ha trovato per primo questa mattina Nicola Tanturli, il bimbo di due anni che era scomparso ormai nel primo giorno d’estate.
«Ero tornato al lavoro proprio oggi dopo aver subito un intervento – racconta Giuseppe – Mi ero quasi pentito dicendomi che forse avevo troppo anticipato i tempi». «Il bimbo era tra i rovi nel bosco ma aveva solo qualche graffio – spiega ancora Di Tommaso -. All’inizio, quando ho incontrato i carabinieri, quasi non mi credevano. Ero tutto sporco e loro pensavano potesse essere soltanto il lamento di animale. Poi, per fortuna, abbiamo avuto la conferma che si trattasse del bambino. È stato il più importante riconoscimento ricevuto nella mia carriera, essere stato utile a salvare una vita, quella di un bambino di 21 mesi»
Quindi, il piccolo Nicola è stato ritrovato vivo. Ha resistito più di 30 ore, da solo, in un bosco che di notte è tappezzato da animali, non sempre innocui. Da quanto spiegato dalla prefettura, il bimbo, Nicola Tanturli, sarebbe stato trovato a circa tre chilometri dalla sua abitazione.
Per i carabinieri impegnati negli accertamenti in seguito alla scomparsa di Nicola, il piccolo si sarebbe allontanato da solo, quando dormiva nel suo letto con la maglietta rossa.
Gli investigatori, secondo quanto si apprende, escludono altre possibili ipotesi. Degli accertamenti i carabinieri riferiranno alla procura, interessata già da ieri quando ha aperto un fascicolo sulla scomparsa, senza alcun indagato.
Avrebbero cercato il figlio per diverse ore prima di dare allarme ai carabinieri i genitori di Nicola Tanturli. Secondo quanto ricostruito, la coppia si sarebbe accorta dell’assenza del bambino intorno a mezzanotte mentre i carabinieri sarebbero stati avvisati alle 9 di ieri mattina. Un lasso di tempo nel quale, in base a quanto appreso, la coppia avrebbe cercato il figlio in quella natura selvaggia a loro familiare, certi di poterlo ritrovare. Riguardo a questo ritardo nel dare l’allarme, eventuali profili di responsabilità, al momento non emersi, saranno valutati nei prossimi giorni dall’autorità giudiziaria che, come è prassi, ieri era stata interessata per la scomparsa del bimbo.
Nicola è un bimbo che vive a contatto con la natura. Ha sviluppato presto autonomia nei movimenti, abituato a muoversi da solo oltre i margini dell’abitazione e le immediate vicinanze, ma nessuno poteva immaginare che potesse spingersi a tanto.
Il bimbo, comunque, adesso sta bene. È tenuto sotto osservazione al Mayer di Firenze, ma ha riportato soltanto qualche graffio, causato dai rovi contro cui si sarà imbattuto. Sulla vicenda alcuni aspetti sono ancora tutti da chiarire.
Maria Giulia Vancheri
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Maria Giulia, che in una parola si definisce logorroica, è una studentessa 24enne di giurisprudenza, a Catania. Dopo anni passati sui libri ha pensato bene di iniziare a scrivere per non infastidire più chi non volesse ascoltare le tante cose che aveva da dire. Riconosce di essere fashion… ma non addicted. Ama il mare e anche durante la sessione estiva non rinuncia alla sua nuotata giornaliera, che le rinfresca il corpo e i pensieri.
Crede fermamente che chi semina amore, raccolga felicità