La rivoluzione informatica e la connessione tra essa e la telecomunicazione ha portato una svolta nel mondo della comunicazione e nella creazione e diffusione dei Nuovi media. Tra i principali possiamo sicuramente elencare Internet (siti, chat, posta elettronica, blog), i computer, la TV digitale, la telefonia cellulare che hanno come caratteristiche fondamentali: la partecipazione dell’utente, una comunicazione senza confini, la memoria, la velocità, la convergenza. Una caratteristica fondamentale che distingue i nuovi media dai vecchi è la Variabilità.
Il dibattito sui nuovi media è costante e attuale tutt’oggi, in particolare si concentra sulla contrapposizione tra Apocalittici e Integrati: questi ultimi evidenziano le potenzialità dei mass media ed enfatizzano l’innovazione tecnologica come strumento di progresso, gli Apocalittici hanno una posizione pessimista e considerano la comunicazione di massa come la premessa di una degenerazione culturale.
L’arrivo di internet nella vita delle persone è stato uno dei fenomeni più impattanti nella socialità degli ultimi venti anni; in particolar modo, l’avvento dei Social Network o Rete sociale ha creato le condizioni perfette per una rivoluzione nella rivoluzione. I cambiamenti apportati da queste nuove piattaforme digitali sono evidenti e drastici, in quanto coinvolgono a pieno la vita sociale di chi li utilizza, il modo di rapportarsi con gli altri, il modo di pensare, di comportarsi e anche di educare.
Millennials e GenZ utilizzano i social network non solo come strumento di comunicazione, ma anche come strumento di trasmissione e collaborazione tra reti di persone. Oggi l’uso dei social sta variando, nonostante su Facebook ogni giorno troviamo miliardi e miliardi di post, like, condivisioni; i giovani hanno rivolto lo sguardo verso altre piattaforme.
Oltre (Facebook, YouTube, Twitter, Pinterest, Telegram…) incentriamo l’attenzione sulle piattaforme che riscuotono maggior successo:
TikTok, nel giro di pochi anni è diventato il social network più popolare al mondo. Con 740 mln di nuovi utenti registrati solo nel 2021, il social network ha conquistato il palcoscenico con i suoi video di breve durata.
Instagram, è sicuramente una delle piattaforme più utilizzate, famose e redditizie. Dopo il suo lancio nel 2010, ha rapidamente guadagnato popolarità, con 1 milione di utenti registrati in due mesi, 10 milioni in un anno e 1 miliardo a maggio 2019. Nell’aprile 2012, Facebook ha acquisito il servizio per circa 1 miliardo di dollari. Ad ottobre 2015, erano state caricate oltre 40 miliardi di foto.
Snapchat, apparentemente può sembrare meno utilizzato, ma giornalmente statisticamente vengono pubblicate 9000 foto al secondo con circa 10 miliardi di video visualizzati giornalmente, con circa 500 milioni di tweet.
Il bisogno di condividere è una delle maggiori spinte che inducono gli utenti a creare post, pubblicare foto e video su Instagram per rendere gli altri partecipi di ciò che fanno. Chi ama pubblicare istanti della propria vita sui social, lo fa perlopiù per il gusto di condividere.
Molti studi dimostrano che l’attività sui social aiuta ad accrescere la propria autostima. Quando riceviamo un like sui social, la mente lo interpreta come una gratificazione e questo stimola il rilascio di dopamina. Dimostrano inoltre come il condividere sui social sia un modo per costruire una propria identità ideale e alimentare quell’immagine di sé.
I social ci offrono anche l’opportunità di condividere le informazioni che ci hanno colpito e i contenuti che abbiamo letto. Milioni di italiani ammettono di informarsi esclusivamente attraverso questi canali. Sono dunque delle vere e proprie fonti informative.
L’abuso dei social crea dipendenza e ha conseguenze sociali. Basta poco, infatti, per rendesi conto dello stato di preoccupante dipendenza da internet e dai social che la società attuale offre continuamente e costantemente come riflesso. È esperienza comune usufruire dei mezzi pubblici per notare come la comunicazione verbale, contraddistinta da mille gesti, espressioni e da mille imbarazzi provati, sia letteralmente scomparsa, lasciando il posto a un’asettica comunicazione virtuale fatta di post, hashtag e immagini prive di emozioni reali ma, nella migliore delle ipotesi, registrate al momento dello scatto. E in conseguenza, sono aumentati i casi di giovani e adulti che trascurano le azioni più semplici e fondamentali come mangiare, dormire e rilassarsi, perdendo il necessario interesse alla vita circostante.
È giusto usare i social network e tutti gli strumenti creati dal progresso tecnologico, ma bisogna saperli utilizzare nel modo corretto, con il rispetto di chi ci sta vicino e soprattutto di noi stessi.
Gabriele Di Sano
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