Con l’inizio della nuova settimana, la seconda del mese di dicembre, non si può notare il colore rosso sul calendario. Un giorno importante per tanti aspetti e vero e proprio avvicinamento ai festeggiamenti natalizi, ovvero quello dell’Immacolata. Quest’anno, come abbiamo già visto, il modo di vivere il Natale sarà un in forma ridotta a casa. L’attuale emergenza sanitaria ha cambiato le abitudini, ma il modo di viverlo dal punto di vista religioso sarà sempre lo stesso. Ma quali sono i segreti e la storia di questa festa?
In Italia è una festa molto sentita: nell’ottavo giorno di dicembre si celebra il fatto che la Vergine Maria, madre di Gesù Cristo, venne concepita dando alla luce il bambino senza aver commesso il “Peccato Originale”. Chiamato così per la storia legata ad Adamo ed Eva e alla loro colpa di aver mangiato il frutto proibito. Un peccato che colpisce tutti indistintamente e che viene meno solo dopo aver ricevuto il sacramento del Battesimo, che fa tornare candidi e puri.
L’inserimento definitivo della festa all’interno del nostro calendario avvenne solo nel 1854, quando, dopo vari dibattiti teologici, Papa Pio IX emise la bolla Ineffabilis Deus. Questo documento ha sancito l‘Immacolata Concezione di Maria, legata alla storia della madre di Gesù, nata pura, ma che ha portato in grembo il bambino senza aver mai commesso il “peccato”. La scelta del giorno 8 dicembre è legata alla data in cui Papa Pio IX emesse la celeberrima bolla.
In Italia, anche se in alcuni casi potrebbe anche non sembrare, questa festa è molto sentita. Al sentimento religioso è legata l’usanza di addobbare l‘albero di Natale e fare il presepe, due elementi strettamente legati al 25 dicembre e che simboleggiano l’inizio dell’arco temporale legato a questo evento. Usanze che a Milano vengono anticipate al giorno prima, riconducibile alla festa di Sant’Ambrogio, mentre in alcune regioni del centro-sud, come la Puglia, si accendono fuochi e si preparano frittelle.
Immagine Pixabay
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