Prima di incontrare una persona con cui, si spera, di condividere l’intera esistenza, difficilmente ci si rende conto delle proprie “beghe mentali”. Nel senso che, quasi nessuno riesce a fare una certa introspezione personale nel tentativo di analizzarsi e capire se si è “perfetti” come si crede, o si hanno determinate problematiche le quali potrebbero scontrarsi notevolmente con quelle di un/una probabile partner. Come riporta, infatti, Internazionale, la complicazione principale di una persona è quella dell’essere, molto spesso, cresciuta nell’inconsapevolezza di essere ciò che è davvero.
Nello specifico, i genitori non sempre sono sinceri nei confronti dei propri figli, trascurando il fatto che quei difetti che li contraddistinguono risultano, alla resa dei conti, insormontabili per chiunque gli stia accanto; sebbene, poi, amici ed ex fidanzati non si siano mai pronunciati in proposito, o per rispetto di quell’amicizia o amore che intercorreva fra loro, o perché, di fondo, quel sentimento non era così forte da indurli a essere completamente franchi anche al costo di apparire sgradevoli. Dato questo, si resta ancorati a convinzioni personali che, prima o poi, qualcuno avrà l’ardire di smentire.
Questo, ovviamente, non riguarda una, o più, persone in particolare, poiché ognuna è diversa a e di per sé, ma proprio perché il mondo è composto da oltre sette miliardi di individui, un giorno arriverà quello/a che ci mostrerà la nostra vera parvenza; e che lo faccia per amore, amicizia o altro, non importa, dal momento che porterà alla luce tutte quelle peculiarità le quali avevano, da sempre, trascurato e creduto, invece, eccellenze personali. Non a caso, il metodo migliore per poter costruire un rapporto sano e duraturo è quello dell’essere sinceri personalmente e ammettere che, in realtà, errare è umano, ma perseverare è diabolico.
D’altro canto, la maturità di una persona si vede soprattutto quando riesce ad ammettere di non essere facile, perfetta e, possibilmente, anche antipatica e intrattabile. Ecco, quindi, che si dovrebbe maturare riconoscendo, di volta in volta, i propri difetti imparando a tenerli a bada; che non saranno gli unici naturalmente, poiché i pregi esistono in chiunque, ma se intervallati dai difetti, questi ultimi appariranno meno fastidiosi e intollerabili. È anche vero, purtroppo, che riflettere non è da tutti, ma se ci si sforza di farlo, sarà sicuramente un vantaggio a proprio favore. La perfezione non esiste, e questa è l’unica, autentica, verità.
Anastasia Gambera
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