L‘Africa, terra tanto depredata nel corso della propria – tormentata – storia, quanto cruciale per comprendere le cause storiche, politiche, sociali ed economiche all’origine dell’immigrazione, il grande dramma dei nostri giorni. Parlare di Africa non equivale soltanto al freddo racconto di luoghi piegati da fame e siccità, ma anche all’elogio delle innumerevoli diversità, sia da un punto di vista paesaggistico sia in senso linguistico e culturale. Il “Continente Nero” racchiude al suo interno curiosità, alcune delle quali raccolte da Focus.
1,1 miliardi di abitanti fanno sì che l’Africa sia la porzione di terraferma più popolata, subito dietro il vasto continente asiatico (che contiene 4,436 miliardi di persone), anche se la popolazione africana sta crescendo a ritmi ben superiori rispetto agli asiatici, tanto da ipotizzare 2,3 miliardi di persone entro metà secolo. Limitatamente agli ultimi quarant’anni, il continente ha conosciuto un’espansione demografica significativa, ciò nonostante le aspettative medie di vita restano inferiori a quelle dei Paesi occidentali, a causa di carestie ed epidemie (eppure nove Stati africani figurano nella top ten dei Paesi con i più alti tassi di fecondità). Un continente dove prevale il multiculturalismo e il plurilinguismo, dato che sono presenti 3 mila gruppi etnici e più di 2 mila idiomi, alcuni dei quali con caratteristiche fonetiche uniche nel loro genere. L’arabo è la lingua più parlata, in quanto è utilizzata per comunicare da 170 milioni di persone, seppur con varie cadenze.
Una terra estremamente povera e sottosviluppata, “spogliata” di ingenti risorse naturali interne, che sono ridistribuite in modo diseguale tra le popolazioni presenti, poiché intere categorie di persone vivono quotidianamente in condizioni di assoluta miseria. Tuttavia, l’Angola, tra i principali Stati africani in via di sviluppo, è riuscita recentemente ad invertire i flussi migratori verso l’interno, come dimostrano le rotte degli esuli portoghesi, dilaniati dalla crisi economica in Occidente. Il Paese, però, deve fare i conti con gravi squilibri sociali (una persona su tre vive in povertà estrema) e il dilagare della corruzione, come dimostra la recente scoperta di un giro di tangenti per la costruzione di una grande diga lungo il corso del fiume Cuanza.
Il continente ha conosciuto la deportazione in forma di schiavitù e l’imperialismo coloniale degli europei nell’Ottocento, culminato con la Conferenza di Berlino del 1884/85, occasione in cui le potenze coloniali procedettero con la spartizione di terre e ricchezze. Dopo la Seconda Guerra Mondiale cominciò la decolonizzazione del “Continente Nero”, anche se i confini stabiliti dalle ormai ex-colonie furono pretesto per conflitti tra le differenti culture locali presenti sul territorio.
L’Africa è una terra ricca di storia e di cultura, nonché culla di civiltà primordiali. Nella cosiddetta Rift Valley, vasta località geografica lunga 8 mila chilometri, risiedono le prime testimonianze dell’esistenza umana. Numerose campagne di scavi hanno dato risposte certe al quesito «Chi siamo?», a cominciare dal ritrovamento di uno scheletro di Australopithecus Afarensis vissuto circa 3,2 milioni di anni fa e “ribattezzato” con l’appellativo “Lucy” in omaggio ai Beatles.
Gabriele Mirabella
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.
Ti piacerebbe entrare nella redazione di Voci di Città? Hai sempre coltivato il desiderio di scrivere articoli e cimentarti nel mondo dell’informazione? Allora stai leggendo il giornale giusto. Invia un articolo di prova, a tema libero, all’indirizzo e-mail entrainvdc@vocidicitta.it. L’elaborato verrà letto, corretto ed eventualmente pubblicato. In seguito, ti spiegheremo come iscriverti alla nostra associazione culturale per diventare un membro della redazione.