La sindrome del colon irritabile (IBS) è una condizione gastrointestinale comune che può causare dolore addominale, gonfiore, diarrea e costipazione. Sebbene la causa esatta dell’IBS sia sconosciuta, si crede che l’infiammazione nel tratto gastrointestinale e la disfunzione del sistema endocannabinoide possano svolgere un ruolo nella sua insorgenza.
Il cannabidiolo (CBD) è uno dei principali composti attivi della pianta di cannabis ed è noto per le sue proprietà anti-infiammatorie e analgesiche. Recentemente, il CBD è stato studiato come possibile trattamento per l’IBS.
Uno studio condotto nel 2011 ha rilevato che l’olio al Cbd può ridurre l’infiammazione nel tratto gastrointestinale. Questo è importante perché l’infiammazione può contribuire alla gravità dei sintomi dell’IBS. Un altro studio effettuato nel 2014 ha suggerito che l’olio al Cbd può ridurre la sensibilità viscerale, cioè la sensibilità del tratto gastrointestinale alle distensioni e ai movimenti.
Ciò potrebbe essere utile per ridurre il dolore addominale e la sensazione di gonfiore associati all’IBS.
Un ulteriore ricerca condotta nel 2018, ha portato ai ricercatori a somministrare olio al Cbd a pazienti affetti da IBS per un periodo di otto settimane. I risultati hanno mostrato che esso ha ridotto significativamente i sintomi, tra cui il dolore addominale, la diarrea e la costipazione.
Il Cbd è anche noto per avere proprietà ansiolitiche e antidepressive, che potrebbero essere utili per i pazienti affetti da IBS che soffrono di ansia o depressione. L’ansia e la depressione possono peggiorare i sintomi dell’IBS, quindi il trattamento di questi disturbi può essere utile per migliorare la qualità della vita dei pazienti.
Nonostante i risultati promettenti degli studi sul CBD e l’IBS, ci sono ancora alcune questioni che devono essere risolte prima di poter raccomandare i Cbd come trattamento standard per la sindrome del colon irritabile.
In primo luogo, ci sono ancora pochi studi controllati con placebo su larga scala sul Cbd e l’IBS. Molti degli studi finora condotti sono stati condotti su un numero limitato di partecipanti, e sono necessarie ulteriori ricerche per determinare se i risultati possano essere replicati su un campione più ampio.
In secondo luogo, è importante stabilire la dose ottimale di CBD per i pazienti con IBS. La dose efficace può variare in base alla gravità dei sintomi dell’IBS, all’età e ad altri fattori individuali dei pazienti. Inoltre, è importante determinare il dosaggio sicuro per i pazienti, poiché dosi troppo elevate possono causare effetti collaterali indesiderati come sonnolenza e vertigini.
Infine, è importante notare che il Cbd non è legalmente disponibile in tutti i paesi. Anche nei paesi in cui esso è legale, infatti, può essere difficile trovare prodotti di qualità che contengano la quantità dichiarata di Cbd. In generale, esso sembra essere un trattamento promettente per la sindrome del colon irritabile. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per determinare la sua efficacia e sicurezza come trattamento per l’IBS. Se si sta considerando di utilizzare olio al Cbd per trattare i sintomi dell’IBS, è importante consultare il proprio medico e cercare prodotti di alta qualità da fonti affidabili.
Ma in buona sostanza, il Cbd è affidabile? la risposta è assolutamente si. Intanto perché la scienza lo ha catalogato come una delle sostanze naturali più efficaci nella lotta di tantissimi sintomi riconducibili a patologie comuni, e poi perché è stato definito come un potenziale farmaco del futuro.
In conclusione, il Cbd potrebbe essere utile come trattamento per la sindrome del colon irritabile e non solo. Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche, gli studi finora condotti suggeriscono che esso potrebbe essere un’opzione terapeutica promettente per alleviare i sintomi dell’IBS e migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da questa condizione e da tantissime altre collegate a patologie analoghe.
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