Ci siamo: mancano ormai poche ore alla fine di questo 2018, anno che, nel bene e nel male, c’ha lasciato, o ci lascerà (in questi ultimi giorni) qualcosa da ricordare. Ci stiamo già preparando a festeggiare alla grande l’inizio del 2019, nella speranza che si riveli, almeno sostanzialmente, un anno proficuo e sereno. Buoni propositi, promesse eccetera sono l’anticamera di ogni nuovo anno; ma come fare per attrarre la buona sorte? Ci sono Paesi, nel mondo, i quali effettuano dei veri e propri riti propiziatori prima, o durante, di ogni capodanno; alcuni in Europa, altri extraeuropei, il tutto, per un Capodanno, come riporta ViaconNoi, all’insegna del divertimento e della fortuna.
Ricordate il Carnevale tipico italiano? Ecco, il capodanno tedesco vi somiglia, soprattutto perché per propiziare l’anno nuovo si debbono indossare delle maschere molto particolari. Inoltre, a fare da contorno vi sono nocciole, noci e uvetta da accompagnarsi a una bevanda, caratteristica di associazioni studentesche e della fratellanza, al gusto di chiodi di garofano, vino, rhum, cannella e buccia d’arancia dal nome Feuerzangenbowle. Nel caso, però, ci si sentisse piuttosto “alticci” in seguito, basta assumere un’aringa affumicata e l’effetto passerà prima del dovuto..
Proprio perché le tradizioni italiane non si discostano molto da quelle del resto del mondo, ecco che anche in Gran Bretagna si usa cenare tutti insieme, in famiglia o amici, prima dell’arrivo di mezzanotte, mangiando il classico tacchino ripieno di castagne e il Christmas Pudding¸ dolce caratteristico accompagnato, possibilmente, da monete d’argento come portafortuna per l’anno nuovo. Dopodiché, usanza vuole che ci si tuffi nella mischia di giochi bizzarri come la pesca di frutta secca galleggiante su un liquido infiammabile, e tanti altri. Provare per credere, no?
Per chi ama ballare e festeggiare l’inizio del nuovo anno in compagnia di tante persone, in Spagna la tradizione è quella di scendere in piazza, mangiare 12 acini d’uva allo scoccare della mezzanotte, e ballare fino all’alba. D’altronde, chi si diverte a capodanno, si diverte tutto l’anno.
Mai provata l’ebbrezza di un bagno alla mezzanotte del 31 dicembre? La Scozia, allora, fa proprio al caso tuo. Difatti, molte persone, con l’entrata del nuovo anno, amano tuffarsi nelle gelide acque di Queensferry, indossando, per di più, abiti alquanto stravaganti.
Perfino in Russia, nonostante il freddo, passata la mezzanotte in molti amano immergersi nelle acque siberiane; specificatamente, nelle zone di Novosibirsk, e tutti rigorosamente travestiti da Babbo Natale
Il capodanno, forse, più lungo che ci sia nel mondo. Per l’esattezza, trattasi di 15 giorni di divertimenti vari, tra danze, musica, colori, luci e quant’altro, periodo che prende il nome di Festa della Primavera. Dal 21 gennaio al 21 febbraio, infatti, è possibile festeggiare l’inizio di un nuovo anno nel segno della gioia.
Secondo il folklore giapponese, anche il Capodanno è imperniato su tradizioni prevalentemente spirituali. Invero, fattasi mezzanotte i suoi abitanti riconoscono, come in una sorta di confessione, i propri “peccati” (di qualsiasi genere essi siano) alla divinità Toschigami, nume affibbiata, appunto, al Primo dell’anno; e il tutto durante il rintocco delle 108 campane dei tempi buddisti.
Ovviamente, il capodanno brasiliano non si può non festeggiare sulle tipiche spiagge di Rio de Janeiro: infatti, per augurarsi buon anno gli abitanti del Brasile si danno appuntamenti in riva al mare, dove a fare capolino sono le candele per omaggiare Lemanja, divinità del mare. Per di più, sono indispensabili degli abiti gialli, il cui colore è amato dai brasiliani e con cui amano accogliere festosamente il nuovo anno che verrà.
I messicani, invece, adorano munirsi di pietre e mestoli di legno i quali, durante tutta la giornata, gettano nel fuoco come atto non solo liberatorio, ma anche e soprattutto scaramantico.
In previsione del capodanno, comunque lo passerete, Voci di Città vi augura Buone Feste. E non dimenticate: proprio come disse Platone «L’inizio è la parte più importante del lavoro», quindi, buona fine e buon inizio.
Anastasia Gambera
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