Oggi il tessuto imprenditoriale italiano sta letteralmente riscoprendo la terra. I giovani imprenditori, infatti, vengono attratti sempre più spesso dal settore agricolo, per via delle grandi opportunità che concede, anche e soprattutto per merito delle nuove tecnologie e del digitale.
D’altronde si parla di un comparto vitale per l’Italia, anche in termini di esportazioni, e che difficilmente entra in crisi, garantendo dunque una certa stabilità economica. Inoltre, le potenzialità del settore agricolo continuano ad essere molto ampie. Vediamo dunque i dati di settore, analizzando il rapporto pubblicato da Coldiretti.
In base agli ultimi rapporti firmati da Coldiretti, in Italia si sta assistendo ad un vero e proprio boom delle aziende agricole guidate da under 35. In altre parole, come anticipato poco sopra, la terra è ufficialmente diventata il nuovo punto di riferimento per i giovani imprenditori, che stanno via via abbandonando gli altri settori. Non a caso, altri comparti come quello delle costruzioni e del commercio al dettaglio hanno registrato dei numeri particolarmente negativi lo scorso anno, con una perdita di giovani aziende intorno al -20%. Al contrario, il settore agricolo versa in condizioni di salute eccellenti.
Infatti, sempre secondo i dati di Coldiretti, attualmente nella Penisola si trovano ben 55 mila aziende agricole guidate da imprenditori con un’età inferiore ai 35 anni. Nel caso si fosse curiosi di osservare la crescita di una o più di queste aziende, è possibile farlo affidandosi ad alcuni servizi specializzati che permettono di reperire i documenti riguardanti il bilancio della società. In questo modo sarà possibile informarsi in maniera completa su guadagni e investimenti. Va però detto che avviare un’impresa di questo tipo non è semplice, sia per la concorrenza che anima il settore, sia per la necessità di reperire i fondi per la propria start up agricola.
Il primo consiglio è di rivolgersi sempre ad un commercialista con esperienza in questo settore. Per quel che riguarda i requisiti, bisogna per prima cosa iscriversi al registro IAP, per regolare la propria posizione professionale. Bisogna anche aprire la partita IVA e una posizione INPS, per poter corrispondere i contributi e per essere in regola con il fisco. Inoltre, è necessario comunicare l’inizio della propria attività e registrarsi presso il registro delle imprese della camera di commercio.
Come detto, una delle principali difficoltà riguarda proprio i costi da affrontare quando si avvia un’impresa di questo tipo. In base alle medie, le spese maggiori riguardano ovviamente l’acquisto o il noleggio dei macchinari agricoli, oltre all’acquisto dei terreni necessari. Le tasse non sono un grande problema, in quanto il settore agricolo gode di diverse agevolazioni.
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