Prende il via la prima Settimana della cucina italiana nel mondo, la quale comprenderà un tour di concorsi, conferenze, degustazioni, cene a tema, mostre legate alla cucina italiana e seminari tecnico-scientifici. A Bologna, nel frattempo, si attende la fine dei lavori di FICO.
BOLOGNA – Impossibile dimenticare che l’Italia è l’unico Paese al mondo con 285 specialità DOP e IGP, riconosciute a livello comunitario, e 415 vini DOC e DOCG, con quasi 50mila aziende agricole. L’Emilia-Romagna, invece, vanta di essere la prima regione con il maggior numero di prodotti DOP (Denominazione di Origine Protetta) e IGP (Indicazione Geografica Protetta) con le sue mille varietà: dal Parmigiano Reggiano al Prosciutto di Parma, dall’aceto balsamico di Modena alla piadina romagnola, dal cotechino alla Mortadella di Bologna (denominata all’estero proprio Bologna), fino alla pasta fresca ripiena, ai vini, al Sale di Cervia e tanto altro ancora. Bisogna ricordare, inoltre, che proprio un ristorante dell’entroterra emiliano, La Francescana dello chef Massimo Bottura, ha vinto quest’anno il premio The world’s 50 Restaurants 2016 facendo sognare tutto il mondo con i suoi piatti tipicamente italiani ma dal cuore emiliano. Non poteva, appunto, mancare a New York per la prima edizione della Settimana della cucina italiana nel mondo.
Tuttavia, Bologna ha in serbo un’altra novità, una vera chicca sia per i cittadini che per i turisti provenienti da ogni parte del mondo, i quali amano la cucina italiana e i suoi segreti. Si tratta di FICO Eataly World (Fabbrica Italiana Contadina), il parco tematico agro-alimentare di 80mila mq, il quale vedrà nascere 7mila colture, 7.300mq di ristoranti, 9mila mq di botteghe e mercati, coinvolgendo più di 2mila aziende. FICO Eataly World vuole diventare la struttura di riferimento per la divulgazione e la conoscenza dell’agro-alimentare, il luogo di incontro per tutti coloro che amano il cibo e che vogliono conoscerne i segreti e la tradizione, alla ricerca di informazioni ed esperienze uniche.
«Sarà un luogo dove i bambini e i giovani di tutto il mondo potranno capire l’immenso patrimonio della propria nazione, una vera e propria scuola italiana dell’agroalimentare che punta ad accrescere la cultura legata al cibo e a far nascere il sentimento di orgoglio nelle nuove generazioni, un posto di contrasti ma anche di collaborazione tra piccole e grandi imprese italiane d’eccellenza», ha sottolineato il fondatore di Eataly Oscar Farinetti. FICO sorgerà nell’area dell’attuale CAAB (Centro Agroalimentare di Bologna), in un piano di riassetto della struttura che ottimizzerà gli spazi destinati alle attività del mercato ortofrutticolo sito in via Paolo Canali. Per l’apertura del parco, bisognerà aspettare settembre 2017: «Da oggi all’apertura nel 2017 ci sarà un lungo percorso di show ma anche di studio sui sei grandi temi al centro di FICO, quali la storia del rapporto tra l’uomo e il fuoco, la storia del rapporto tra l’uomo e l’agricoltura, l’uomo dalla terra alla bottiglia, ossia il racconto dei tre grandi liquidi (olio extravergine, vino, birra), l’uomo e gli animali, l’uomo e il mare, l’uomo e il futuro», conclude Farinetti.
Roberta Ventura
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