• Le firme
  • Disclaimer
  • Contatti
  • Privacy
Facebook Twitter Instagram Linkedin

Logo

  • Best politik
    • Estera
    • Interna
  • Attualità
    • Incontri
  • Business
    • Travel
  • Societas
    • High school
    • Pentole e padelle
    • Fashion
    • Gossip
  • Sex revolution
    • Problemi di coppia
  • Dante & Socrate
    • Art attack
    • Smart language
  • After Big Bang
    • Green planet
    • Pillole di Asclepio
  • Tech
    • App
    • Motori
  • Entertainment
    • Settima arte
    • Tubo catodico
    • Dietro le quinte
    • Pentagramma
    • Web factory
    • Sala giochi
    • Voci di Sport
  • Città
    • Bologna
    • Firenze
    • Milano
    • Parma
    • Roma
    • Torino
    • Agrigento
    • Caltanissetta
    • Catania
    • Enna
    • Messina
    • Palermo
    • Ragusa
    • Siracusa
    • Trapani
  • Voci d’Ateneo
    • UniBO
    • UniCT
    vocidisportp
  • Voci di Sport
  • Calcio
    • Serie A
    • Serie B
    • Euro racconti
    • Fanstasie sudamericane
  • MotoGP
  • Formula 1
  • Basket
  • Pallavolo
  • Tennis
  • Personaggi
  • Altri sport
“Allah Akbar”, parole preziose rubate e strumentalizzate
12 Novembre 2017
Societas

“Allah Akbar”, parole preziose rubate e strumentalizzate

Home » Societas » “Allah Akbar”, parole preziose rubate e strumentalizzate

In concomitanza con gli attentati terroristici, la frase che rimane impressa nella mente di ognuno di noi è “Allah Akbar”. Il significato negativo le viene attribuito a causa del terrore, ma è un errore. Molti musulmani si stanno muovendo per dimostrare che si tratta di una frase lieta e gioiosa, strumentalizzata dai terroristi.

“Dio è il più grande”

Allahoakbar.svgOgni attacco terroristico viene accompagnato dall’espressione “Allah Akbar”, gli estremisti l’hanno resa a tutti gli effetti un’arma del terrore. Ciò fa pensare alle persone che la sua connotazione sia fortemente negativa, ma in realtà non è assolutamente così. Moltissimi musulmani di tutto il mondo stanno cercando di ridare alla frase il suo reale significato, che è completamente estraneo all’ambito nel quale purtroppo è usata. Letteralmente significa “Allah è il più grande”. Dopo l’attentato di New York del giorno di Halloween, Repubblica ha deciso di intervistare (col lavoro di Luca Marfè) alcuni musulmani residenti in città. L’obiettivo era quello di comprendere qual è il significato personale che gli islamici associano alla famosa frase.

Parole rubate

new yorkHussein e Abdullah sono due venditori ambulanti di New York, originari rispettivamente del Bangladesh e dell’Egitto. Credono che i fondamentalisti abbiano rubato “Allah Akbar” a un miliardo e mezzo di fedeli. Spiegano che ogni musulmano pronuncia questa frase decine e decine di volte ogni giorno, sia come preghiera sia come espressione tipica di gioia per le cose belle della vita. «Per favore Allah allontana queste persone dalla nostra religione, questi non sono veri musulmani», dice Hussein. Il senso di queste due parole è prezioso per i fedeli e quindi vogliono riaffermarlo.

Siamo tutti vittime

moscheaHussein Rashid è un professore di religione della Columbia University. Spiega di sentirsi defraudato di due delle parole più potenti che pronuncia quotidianamente. «Quando sentiamo gruppi come l’Isis dire quella frase, significa che loro pensano di essere grandi come Allah. Per i musulmani reali è impensabile, perché pronunciarla ci ricorda di essere umili», dice. Rashid racconta a Repubblica, inoltre, che prova dolore quando nota la paura nelle persone che gli rivolgono lo sguardo. Secondo lui è importante capire che siamo tutti vittime degli attacchi terroristici, soprattutto i fedeli musulmani che vedono crollare il loro senso di religione.

Due parole, tanti significati

coranoYousra Alshanqiti è una giovane avvocatessa in Arabia Saudita. A New York è una dottoranda in diritto dell’immigrazione. Quando le viene chiesto che cosa significa “Allah Akbar” risponde: «sono solo due parole che, però, includono una serie di significati diversi. Quello che intendo è che Dio è più grande di tutte le paure che ho, di tutte le difficoltà che posso incontrare». Per lei è triste e spiacevole che queste parole vengano utilizzate da persone che uccidono, che diffondono odio e fanatismo. «Quello che fanno non serve a nessuno se non alle loro menti e intenzioni malate», conclude. Tra i discorsi e i volti dell’Islam ognuno dà un senso personale a questa formula. Bisogna essere consapevoli che non è negativa in se per se, ma ha subito una strumentalizzazione a causa degli eventi.

Sara Tonelli

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli di proprietà di Voci di Città, rilasciati sotto licenza Creative Commons.
Sei libero di ridistribuirli e riprodurli, citando la fonte.

  • Autore
  • Ultimi Articoli
Redazione VdC

About Redazione VdC

Ti piacerebbe entrare nella redazione di Voci di Città? Hai sempre coltivato il desiderio di scrivere articoli e cimentarti nel mondo dell’informazione? Allora stai leggendo il giornale giusto. Invia un articolo di prova, a tema libero, all’indirizzo e-mail entrainvdc@vocidicitta.it. L’elaborato verrà letto, corretto ed eventualmente pubblicato. In seguito, ti spiegheremo come iscriverti alla nostra associazione culturale per diventare un membro della redazione.

  • Pigozzi (Fincantieri): «Con Respect for Future puntiamo su inclusione e parità di genere» - 15/07/2025
  • F1, cosa ci lascia il GP di Gran Bretagna? - 07/07/2025
  • F1, cosa ci lascia il GP d’Austria: Norris vince su Piastri e Leclerc - 30/06/2025
  • Dal carburante ai pedaggi: come gestire la flotta aziendale in modo efficiente e digitale - 21/06/2025
  • F1, cosa ci lascia il GP del Canada: Russell vince su Verstappen e Antonelli - 16/06/2025
  • religione
  • terrorismo
  • Islam
  • parole
  • attacchi terroristici
  • Allah Akbar
   ← precedente
successivo →   
  • Pigozzi (Fincantieri): «Con Respect for Future puntiamo su inclusione e parità di genere» Pigozzi (Fincantieri): «Con Respect for Future puntiamo su inclusione e parità di genere»
    15 Luglio
    Business
  • Chiamatelo “Sua Maestà”, Jannik Sinner trionfa a Wimbledon Chiamatelo “Sua Maestà”, Jannik Sinner trionfa a Wimbledon
    14 Luglio
    Tennis
  • Chelsea campione, ma il nuovo Mondiale per club fa discutere Chelsea campione, ma il nuovo Mondiale per club fa discutere
    14 Luglio
    Calcio
  • F1, cosa ci lascia il GP di Gran Bretagna? F1, cosa ci lascia il GP di Gran Bretagna?
    7 Luglio
    Formula 1
  • Juventus, finisce il sogno Mondiale: testa alla prossima stagione Juventus, finisce il sogno Mondiale: testa alla prossima stagione
    2 Luglio
    Calcio
  • F1, cosa ci lascia il GP d’Austria: Norris vince su Piastri e Leclerc F1, cosa ci lascia il GP d’Austria: Norris vince su Piastri e Leclerc
    30 Giugno
    Formula 1
© Associazione Culturale Voci di Corridoio Preside Voci di Città
Testata registrata al Tribunale di Catania. 27/2011 del 29/12/2011
Associazione Culturale Voci di Corridoio
Presidente: Francesco Mascali
Direttore Responsabile: Andrea Lo Giudice
Powered by HiddenPC