Spesso nelle azioni e nei luoghi della quotidianità è difficile rendersi conto di quanto le cose che sembrano lontane in realtà non lo siano. Soprattutto non sempre si è consapevoli di quanto la diversità sia utile ed importante. Un supermercato tedesco ha voluto mandare un messaggio su questi temi, ma con una modalità originale.
Un supermercato della catena di Edeka, ad Amburgo, ha lasciato senza parole i propri clienti questa settimana. Per un’intera giornata chi è entrato per riempire il proprio carrello della spesa si è trovato davanti scaffali quasi deserti. Erano presenti soltanto pochissimi prodotti messi qua e là. Analizzando le varie campagne di marketing di Edeka ci si imbatte in scelte piene di creatività, ma questa volta si va oltre le aspettative. Nelle corsie e sui ripiani i prodotti presenti erano rigorosamente ed esclusivamente tedeschi. Ogni singolo prodotto straniero era stato volutamente rimosso. L’unica cosa che i clienti hanno potuto trovare tra le varie mensole erano cartelli con slogan emblematici.
«Ecco come sarebbero i nostri scaffali senza stranieri» oppure «Senza varietà questo scaffale è piuttosto noioso». Queste frasi hanno accompagnato i clienti che facevano il giro tra gli scaffali vuoti. Non si è trattato certamente di crisi economica. L’idea del supermercato era quella di prendere parte attiva alla lotta contro la discriminazione, il razzismo e la xenofobia. Si comprende facilmente, quindi, che senza importazioni i nostri acquisti non sarebbero vari, ci sarebbe pochissima scelta. Niente frutta esotica, niente sushi, niente formaggi francesi. La riflessione si estende dal campo economico anche a quello sociale e politico. L’azione di Edeka è una metafora dell’accoglienza e dell’accettazione della diversità.
Le immagini del supermercato sono diventate virali sui social network in un tempo brevissimo. Molti utenti hanno postato le proprie riflessioni positive, sostenendo che la lezione impartita è stata utile, poiché tratta temi su cui tutti dovremmo riflettere. Alcuni genitori hanno sfruttato sapientemente questo messaggio per educare i propri figli sull’importanza e sulla bellezza delle differenze. Altri, invece, hanno reagito assolutamente in maniera negativa. La situazione è stata descritta come insopportabile, insensata, folle ed inutile. Qualcuno ha addirittura paragonato i ripiani vuoti alla crisi alimentare della Cuba comunista. Nonostante ciò la portavoce della catena ha dichiarato di essere «contenta che la campagna abbia suscitato tante reazioni positive».
In un periodo come quello che stiamo vivendo la paura è inevitabile. Crimini, migrazioni e attentati alimentano la xenofobia e il terrore. Molte persone auspicano la chiusura delle frontiere perché pensano di ridurre al minimo i pericoli. Forse, però, bisognerebbe tenere presenti anche le conseguenze negative di una scelta così estrema. Infatti la catena Edeka si è esposta a favore dell’integrazione, insegnando ad apprezzare la diversità. Così un semplice supermercato, grazie ad un progetto particolare, è diventato un simbolo della lotta contro la discriminazione. Alla fine senza l’aiuto degli altri, senza la varietà che ogni Paese propone, senza la diversità delle idee il mondo sarebbe molto più noioso.
Sara Tonelli
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