Ogni Natale, tra luminarie, insegne e manifesti, torna a farci compagnia la tanto amata figura di Babbo Natale. Tutti sanno chi è, tutti lo riconoscono al primo sguardo, ma ci sono miti e curiosità poco conosciuti.
Come spesso si è sentito dire in film, serie e altri prodotti, in contesto anglosassone, Babbo Natale è chiamato Santa Claus: di fatti la figura storica legata a questo personaggio è quella di San Nicola di Myra, in Turchia.
Lo collochiamo intorno a IV secolo, fu un vescovo cristiano ed è conosciuto in Italia come San Nicola: a Bari, di cui è il patrono, vi sono conservate le reliquie. In Grecia spesso però, soprattutto nella chiesa ortodossa, la sua figura è sostituita con quella di San Basilio, il quale in occasione del Capodanno porta i regali ai bambini.
Mosaico di San Nicola – Foto Wikipedia
Dove il cristianesimo giunse più tardi, nel mondo norreno, la credenza era quella che vedeva il dio Odino, in occasione del solstizio d’inverno (Yule), regalare dolci ai bambini: essi, infatti, lasciavano nei pressi del camino una calza – tradizione poi sopravvissuta negli Stati Uniti, dai noi più comunemente per la Befana – con carote e paglia per dar da mangiare al cavallo del dio Sleipnir.
Di fatti, nell’aspetto e nel vestiario, come la folta barba bianca, sono tutti elementi che ritroviamo tanto in San Nicola che in Odino.
Il dio norreno Odino
In Italia invece, nelle regioni più a nord a confine per esempio con l’Austria e quindi con le culture germaniche, vive ancora un’antica usanza che vede figure demoniache ovvero i Krampus – aiutanti di San Nicola – tormentare i cittadini lungo le strade dei paesi con l’avvicinarsi del Natale.
Questa memoria la troviamo in regioni come il Trentino-Alto Adige e il Friuli-Venezia Giulia.
Il Krampus
A fine Ottocento, come suggeriscono le illustrazioni di opere quali Canto di Natale di Charles Dickens, Babbo Natale è rappresentato con una folta barba – non necessariamente bianca -, robusto e con un vestito verde. Ma dove è finito il vestito rosso?
Una teoria, non accreditata anche da altre evidenze, riguarda la figura di Babbo Natale e il suo utilizzo da parte della Coca – Cola, come tutt’oggi accade: negli anni 30’ la multinazionale decise, infatti, di commercializzare il prodotto, nel corso del periodo natalizio, con la sua figura ma con veste bianca e rossa. Da quell’episodio, si dice, che la figura più amata del Natale sia diventata per sempre rossa e bianca, come oggi infatti ce l’immaginiamo.
Secondo la tradizione Babbo Natale risiederebbe al Polo Nord, più precisamente nel Circolo Polare Artico, così che in America si crede abiti tra Canada e Alaska. In Europa invece si pensa vivi in Lapponia, dove peraltro è una famosa meta turistica la sua presunta casa.
Oggigiorno America e Canada hanno fornito – sul sito del comando di difesa aerea NORAD – un programma di monitoraggio di Babbo Natale nei cieli del mondo.
Riccardo Bajardi
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