La Sicilia, perla dell’Italia (ma anche del mondo intero), vanta una storia millenaria, ricca di cultura e arte. Tuttavia, capita spesso che la Sicilia e i siciliani siano bloccati in certi stereotipi che oscurano diversi aspetti ammirevoli e forse anche sconosciuti. Questo articolo, quindi, vuole elencare 10 curiosità sulla Sicilia degne di immenso onore.
Messina è stata colpita da ben tre terremoti: nel 1783, nel 1908 e nel 1975. Quello del 1908, in particolare, è considerato uno degli eventi più distruttivi del XX secolo perché rase al suolo l’intera città e uccise 100.000 abitanti. Ciononostante, i messinesi hanno sempre ricostruito la loro città dimostrando audacia e un fortissimo senso di legame con la propria terra.
Al centro del Mediterraneo, l’isola comprende quasi tutti i climi. Infatti, è possibile addentrarsi nel clima alpino favorito dall’altezza dell’Etna – che, tra l’altro, ha in sé ghiacciai perenni – ma anche in dune sabbiose tipiche di un clima equatoriale. Fra un estremo e l’altro domina il caratteristico clima mite mediterraneo.
La Sicilia conta ben 8 patrimoni UNESCO. Si tratta di bellezze naturali come le Isole Eolie e il Monte Etna, ma anche di antiche costruzioni: la più conosciuta sarà di sicuro la Valle dei Templi e l’area archeologica di Agrigento. Tuttavia, va ricordato che uno dei patrimoni dell’umanità è un bene immateriale: l’opera dei Pupi.
La festa di Sant’Agata a Catania è uno degli eventi religiosi più importanti al mondo. Dal 3 al 5 febbraio la città si ferma e imbandisce una serie di processioni, tradizioni folkloristiche e religiose per tutta la città. L’evento attira devoti, ma anche semplicemente curiosi da ogni dove. Si contano circa un milione di persone. La festa può essere paragonata alla Settimana Santa a Siviglia e al Corpus Domini di Cuzco in Perù.
La bandiera dell’isola è la più longeva del mondo. Rappresenta la trinacria, figura mitologica legata ad antichissimi culti siculi e minoici. Il rosso e il giallo, invece, sono i colori di Palermo e Corleone: la bandiera fu innalzata per la prima volta nel 1282 durante la Rivoluzione del Vespro. I siciliani si univano allora per scacciare dall’isola gli Angioini.
Il Regno di Sicilia fu uno Stato affermatosi dal 1130 al 1816. Il regno comprendeva i territori di Calabria, Puglia, parte della Campania, Abruzzo, Molise, Basilicata e Malta. Nell’arco di un tempo così lungo, ben 3 città siciliane (Palermo, Catania e Messina) furono le capitali del regno.
Il gelato, delizia che appaga il mondo intero, fu inventato proprio da un siciliano. Si tratta di Francesco Procopio de Coltelli, un cuoco palermitano che visse a Catania e che trasformò una particolare macchina usata dal nonno pescatore in una macchina per fare il gelato.
Il siciliano è una vera e propria lingua. Sebbene in Italia sia considerato un semplice dialetto, in realtà, è materia di studio in molte scuole e Università del mondo. Tra l’altro, va ricordato che il siciliano è, assieme al fiorentino, capostipite della lingua italiana.
La caratteristica forma triangolare rende la Sicilia uno degli elementi più facilmente riconoscibili in una carta geografica.
Il Castagno dei Cento Cavalli è un mix unico di patrimonio naturale e mito. Situato ai piedi dell’Etna, il grande albero sembrerebbe avere dai due ai quattromila anni, vantando il titolo di albero più longevo d’Italia. La leggenda narra che, intorno al 1400, la regina Giovanna d’Aragona, errando per una battuta di caccia con un seguito di cento cavalieri, fu sorpresa da un disastroso temporale. La comitiva trovò riparo, per tutta la notte, proprio tra le grandi fronde del Castagno. Da lì divenne il Castagno dei Cento Cavalli, riconosciuto come “Monumento Messaggero di Pace” dall’UNESCO.
Giulia Sorrentino
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