Tablet, smartphone e dispositivi simili sono causa del cosiddetto “tecnostress”: la tecnologia accusata di essere la ragione per cui, molto spesso, soprattutto gli uomini non riescono ad avere stimoli sessuali. Mediante uno studio, gli americani hanno dimostrato che imparare a isolarsi da internet, almeno un po’ al giorno toglie il medico di torno!
Ansia e stress, al giorno d’oggi, non sono prodotti solamente dalla vita quotidiana in sé, oltre che dalla crisi economica e quant’altro ne siano la causa generalmente, ma anche un’altra ragione sta per aggiungersi all’elenco: la tecnologia. Secondo uno studio americano, il 16% degli uomini accusa la mancanza di stimoli sessuali in seguito a un eccessivo uso di dispositivi quali smartphone, tablet, computer e, in preminenza, internet. Specialmente quest’ultimo, grazie a cui ci si può collegare ai social network, provoca forte affaticamento a coloro che ne fanno un utilizzo spasmodico: twittare, caricare post e quant’altro cagiona l’abbassamento del testosterone con un conseguente calo del desiderio sessuale. Gli uomini in particolare sono per l’appunto i soggetti più a rischio: il cosiddetto “tecnostress” è un fenomeno allarmante che colpisce, attualmente, oltre due milioni di italiani.
Il termine suddetto, coniato nel 1984 dallo psicologo statunitense Craig Brod, si riferisce in prevalenza al malfunzionamento degli apparecchi elettronici, caratteristica che manda su tutte le furie i suoi utilizzatori, determinandone quindi l’esaurimento. Una vecchia indagine condotta nel 2008 ha indicato come vittime maggiori del tecnostress gli operatori ICT (Internet Communication Technology), il cui tempo passato davanti al computer è di oltre 12,5 ore, con un’enorme quantità di informazioni da gestire; i giornalisti, specialmente quelli il cui lavoro si svolge principalmente sul web, con 12,1 ore trascorse davanti ai monitor; gli operatori finanziari con un totale di 11 ore. Stare troppo tempo sui social network, in prevalenza oggi, non comporta solo mancanza di stimoli sessuali, ma anche spossatezza, ipertensione, difficoltà nella digestione, insonnia ed estrema predisposizione a perdere la calma. I rimedi per risolvere il tutto è isolarsi, almeno ogni tanto, dal presuntoso multitasking per evitare stanchezza cronica, e nel caso del sesso, come consigliato dall’urologo Carlo Molinari dell’ospedale San Camillo di Roma, una maggiore socialità con il/la partner, coccole e massaggi. Ricordarsi di “rallentare” nella società odierna serve anche ad allontanare, a volte, problemi ben più grossi.
Anastasia Gambera
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