Il mondo del sesso e del BDSM è sempre stato molto strano se visto da fuori. Per qualcuno certe pratiche fino a poco tempo fa erano inconcepibili e a tuttora troviamo sempre qualche moralista, che magari non ha mai provato a sperimentare un po’ e a uscire dalla comfort zone, che storce il naso quando ne sente parlare.
Se poi si va a vedere più a fondo e si guarda oltre il velo di convenzioni moraliste, vediamo spuntare nella cultura italiana qua e là scambisti, amanti del BDSM, della dominazione e feticisti persino nei vecchi film degli anni sessanta e settanta. Ma perché sempre più italiani vogliono sperimentare nel mondo del kink e del BDSM?
Il fenomeno del BDSM è sempre rimasto un po’ sotterraneo nella cultura di massa. Negli ultimi anni, complice un numero sempre crescente di italiani che hanno voluto passare a qualcosa di più intrigante, il sesso kinky è passato da qualcosa di nicchia a una pratica amata e diffusa.
Le statistiche parlano più di 4.5 milioni di persone in Italia che hanno praticato o che sono a tutt’ora parte di situazioni BDSM, anche soltanto sotto forma di giochetti in camera da letto, ma molti si spingono oltre nella ricerca di mistress e master per sessioni intense.
Lo spettro del kinky sex è talmente grande che non si può pensare di ridurre tutto a poche pratiche descritte in un romanzetto di successo, anche se spesso è da lì che parte la curiosità.
Si va dal fetish, sotto forma di passione per certi tipi di lingerie e anche di abito sexy al di fuori delle solite regole, per arrivare fino al BDSM più duro, alla dominazione mentale e fisica e agli amanti delle pratiche dolorose come fonte di piacere.
La scena BDSM cresce di anno in anno. Ce lo dicono le ricerche di settore, ma anche quelle fatte online dagli utenti che digitano in cerca di mistress e di pagine per incontri unici.
Sempre più persone vogliono trovare una figura dominante proponendosi come schiavi, sub o per partecipare a sessioni più estetiche, come quelle di shibari.
Alcuni adorano i completi in latex, PVC e pelle e ci sono persino i furry, un fenomeno che in Italia ha ancora pochi seguaci, ma che fra i più giovani con la cultura del cosplay sta cominciando a farsi notare parecchio.
Ovviamente non è possibile definire un quadro unico, perché ognuno porta con sé e con un bagaglio di passioni e di kink, ma quello del BDSM è progressivamente cambiato.
Prima era spesso un ambiente in cui si cercava di riscattarsi dalle restrizioni di un’educazione troppo severa. Adesso è l’occasione per entrare in un ambito più libertino e piacevole, dove sperimentare ed esplorare le proprie possibilità e scoprire qualcosa di nuovo di se stessi.
Anche l’età media in cui si entra a contatto con l’ambiente fetish è cambiata, scendendo notevolmente. Alla fine, soprattutto per gli uomini ma non solo, le pratiche BDSM con mistress esperte sono un sistema per scoprire di più di se stessi senza doversi forzare.
Saranno le mani esperte e le parole suadenti a guidarli, anche se a volte alcune miss sono essere decisamente fisiche e anche volutamente molto volgari.
Le donne dominanti creano il giusto equilibrio tra ciò che si desidera e ciò che si avrà, con una psicologia sottile. Nel BDSM vale tutto.
Ci sono regole basate sul rispetto e le parole di sicurezza indispensabili per mantenere piacevole una sessione, così come un po’ di contrattazione, perché ognuno ha la propria visione e a volte bisogna passare molto tempo online a cercare la mistress giusta che abbia la visione adatta.
Poi è tutta ricerca, divertimento e sensualità. Dipende da che confine si è scelto, perché quello che accade in camera da letto non è affare di nessuno se non dei partecipanti.
Anche la geografia del BDSM in Italia è cambiata molto, passando dagli ambienti strettamente urbani, dove ha sempre avuto una componente molto forte nell’underground anche per via dei circoli e dei locali dedicati dove spesso si organizzano serate a tema introduttive o avanzate molto partecipative, alla provincia.
Adesso nei piccoli centri compaiono tanti annunci. Gli appassionati sono molti. I numeri ci dicono che quasi un decimo della popolazione sessualmente attiva è interessata a queste pratiche in qualche forma.
Gli annunci sono suddivisi per regioni per città e per trovare, ad esempio, le Mistress Vicenza basta cercare un po’ e prepararsi a superare i loro severi test.
Sicuramente per entrare nelle grazie di una padrona eccitante non basta un semplice “Ciao!”, ma occorre presentarsi con il giusto approccio e qualche idea da sviluppare insieme.
Il BDSM non è una pratica unilaterale. Bisogna sperimentare, parlare molto con la mistress con cui si vuol creare un rapporto feticistico, anche soltanto di una singola sera.
I tipi di donne che praticano le varie discipline della dominazione spesso si specializzano. Ci sono padrone molto cerebrali e che amano manipolare i loro schiavi annientando la loro volontà lavorando in profondità per farsi venerare come dee.
In altri casi troviamo delle mistress difficili da placare, che amano la punizione severa con frustini, manette e corde, che sputano e schiaffeggiano i loro schiavi per umiliarli ed eccitarli.
Anche gli schiavi sono molto differenti tra loro. C’è chi è alla ricerca di una donna dominante che lo usi come poggiapiedi per i suoi tacchi affilati come stiletti, degnandosi ogni tanto di accettare un piccolo tributo sottomesso sotto forma di venerazione delle suole degli stivali.
C’è chi dietro un aspetto da mistress preferisce fare tanto sesso più piccante e adora preparare la scena per divertirsi e per godere di più insieme a quello che per stasera sarà il suo schiavetto e forse chissà anche in seguito diventerà un bull.
Una volta contattata in chat e superate le prime formalità, entrare nelle sue grazie per un lungo periodo di goduriosa dominazione può essere un compito semplice o molto arduo. Dipende da quanto lei vuole divertirsi.
Spesso le principianti si accontentano di adulazione e venerazione semplici, di farsi leccare le scarpe e di lasciare incappucciato in un angolo il loro schiavetto per insultarlo e far sentire il profumo delle loro grazie senza concedersi. Per tante donne e ragazze questo è un divertimento irresistibile a cui non rinuncerebbero per niente.
Ci sono invece quelle che costruiscono situazioni estremamente complesse, osservano con cura nel dettaglio, si truccano e si vestono in una maniera che le rende non soltanto agli occhi dello schiavo delle vere divinità e come tali sono iraconde.
Può bastare un sospiro di troppo per ritrovarsi carponi con la padrona che sculaccia fino a far arrossire le natiche di uomini che fuori dall’ambiente del BDSM sono impeccabili.
Il primo passo è sempre quello di contattare la padrona, proponendosi non tanto come schiavo, perché di solito questo è un trigger e loro si divertono a giocare come il gatto col topo, ma adulandola in maniera sottomessa e sincera.
Questo modo di comportarsi spesso fa aprire porte molto interessanti. Servono foto, naturalmente la miss ne chiederà un po’ studiando quelle che si sono già sul profilo e magari pretendendo qualche integrazione in più per evitare di perdere tempo.
La fiducia della miss va conquistata con le parole e con i fatti. È solo così che si può ottenere una sessione lunga e intensa. Poi le varie situazioni si evolveranno in modo naturale.
Qualcuna preferisce restare on-line, altre sceglieranno un appuntamento conoscitivo in città o dove preferiscono, magari direttamente nel loro dungeon privato e molto discreto.
È buffo in un contesto come quello dei BDSM fare distinzioni, ma viviamo in una società a volte non abbastanza matura, anche se come sempre i numeri contano.
Il BDSM coinvolge non soltanto uomini e donne, ma anche rapporti saffici con padrone alla ricerca di una schiavetta un po’ particolare. Non c’è bisogno in nessun caso di essere particolarmente piacenti o prestanti.
Serve avere lo spirito giusto e nel BDSM le coppie possono essere miste o persino prevedere 3-4 o più persone per sessione. Ciò che importa è una cosa sola.
In questo ambiente non esiste la parola “No!”. Spesso quella che a cose normali si usa per chiedere di smettere, qua è priva di significato e bisogna impiegare la safeword. Ma in questo caso siamo già molto avanti nella sessione.
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