Una volta, era molto difficile assistere a determinate cose con la nonchalance con cui si verificano oggi; primo fra tutti, il sesso. Il pregiudizio, la marcatissima differenza fra uomo e donna, la repressione a cui si era sottoposti secondo la propria cultura di provenienza, eccetera, erano i fattori principali che inibivano qualsiasi desidero non convenzionale. Oggi, invece, come procede il tutto? Da specificarsi che il pregiudizio esiste e, probabilmente, esisterà sempre, tuttavia, grazie allo sdoganamento di alcune pratiche sessuali definite assolutamente off limits agli occhi di alcuni individui particolarmente “timorati” – uomini o donne che siano –, sappiamo, con certezza, che il sesso ha assunto tutte le sfumature tipiche di chi ama trasgredire e godersi quel momento a 360 gradi. Nonché, persino un nome: sesso kinky.
Secondo lo studio condotto all’Università dell’Aquila nella Clinica di parafilie e devianze – che riporta Focus – con il termine “kinky” s’intende “stravagante, bizzarro, eccentrico”, e non a caso, con sesso kinky si vuole descrivere proprio tutte quelle pratiche sessuali lontane dalla normalità – considerate tali anche il sesso anale, quello orale, le orge, e così via. In tal senso, sono state individuate cinque categorie appartenenti a questo tipo di erotismo – e, perché no, a moltissimi uomini e donne amanti del sesso. Addirittura italiani, per quanto, all’apparenza, “giudiziosi”.
Al contrario di quanto si pensi, ovvero che coloro i quali praticano siffatta attività non godono di particolare salute mentale, in realtà, gli affezionati del sesso bondage, sadomaso, inerente alla sottomissione, eccetera, non solo risultano essere più estroversi, ma anche maggiormente aperti a nuove esperienze altrettanto stravaganti, e anche, e comunque, meno condiscendenti rispetto ad altri.
La creazione di scenari immaginari è una fra le cose preferite da chi fa sesso. Ed è anche molto semplice, poiché riguarda il travestimento o l’interpretazione di certi ruoli, nondimeno, in pubblico.
Bene o male, un po’ tutti abbiamo sentito questo termine, e se si conosce il significato di “feticismo”, si conosce, indirettamente, anche quello di sesso fetish. Con quest’ultimo, infatti, si parla di una sessualità adoperante oggetti non proprio collegati al sesso, ma a tutt’altra branca della vita: scarpe, piedi, pelle, e svariati altri articoli in grado di eccitare l’interessato/a.
Quantunque si creda che guardare qualcuno fare l’amore sia una perversione del tutto poco sana, in realtà, moltissime persone si dilettano a guardarne di altre impegnate in rapporti sessuali. Difatti, la maggior parte degli adulti ne sono incuriositi.
Il “sesso di gruppo” vede indaffarate tre, quattro, cinque (o anche più) persone in quella che, comunemente, la si definisce “orgia”. E nonostante lo studio in questione – di cui ne stiamo riportando gli esiti – sia di derivazione americana, moltissimi uomini e donne di svariate nazionalità dichiarano di averlo fatto almeno una volta nella vita.
Con l’entrata del nuovo anno, i buoni propositi sono sempre numerosi, ma se fra questi si inserisse la voglia di godersi la vita e non farsi problemi, troppo spesso, inutili – soprattutto di fronte a chi predica bene e razzola male –, potrebbe aiutare anche a vivere meglio. D’altra parte, si dice “vivi e lascia vivere” no?
Anastasia Gambera
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