Perché una tendenza diventi una moda basta persuadere il 25% della popolazione.
Dai capelli rosa alle caviglie nude ed esposte in inverno, fino alla liberalizzazione dell’erba. Aspetti e comportamenti sociali un tempo inaccettabili oggi sono la regola. Le mode, le tendenze che si diffondevano in passato soprattutto grazie ai mass media e ai movimenti di cittadini organizzati, oggi, si avvalgono più che mai anche dei social. Grazie a “influencer” da milioni di followers si diffondono idee e novità (spesso strambe) che non si limitano alla all’abbigliamento ma interessano un po’ tutti gli ambiti.
Ma, affinché un’idea o un comportamento fuori dalle righe si trasformi in una moda, accettata e acquisita dalla massa, quante persone bisogna convincere? Una ricerca dell’Università della Pennsylvania, guidata dal sociologo Centola David, ha individuato questo dato decisivo per la diffusione delle mode. In base ai risultati della ricerca si è scoperto che è sufficiente che il 25% delle persone a cui la tendenza si rivolge la accetti perché essa si trasformi in una moda vera e propria. La ricerca si è svolta nel modo seguente: circa 200 persone hanno partecipato a un gioco online in cui si chiedeva loro di dare un nome a ogni volto che appariva sullo schermo del monitor postogli dinanzi. Nell’analizzare i nomi attribuiti ai volti dai partecipanti all’esperimento, i ricercatori si sono accorti che, specialmente dopo 25 round del gioco, alcuni volti erano stati battezzati con gli stessi nomi dai diversi partecipanti. Come se per molti di loro quei volti fossero associabili proprio a certi nomi li richiamassero. Da qui, incrociando i dati con i risultati del gruppo di controllo, gli scienziati hanno dedotto che per trasformare un parere della massa occorre circa il 25% di assenso. Ciò spiega, per esempio, il diffondersi ultimamente della moda dei capelli rosa anche tra le persone anziane cosa, in passato, impensabile.
Bisogna aggiungere, però, che i ricercatori precisano che questa dinamica non sia sempre efficace in quanto spesso, specialmente per questioni legate alla politica o alla religiosità, intervengono nell’ attestazione o meno di idee e mode nuove anche credenze personali e andamenti sociali.
Gilda Angrisani
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