Capita talvolta che uno spermatozoo normale non sia in grado di fertilizzare un ovocita. È questa una situazione con cui talvolta si scontra l’andrologo che trova davanti a sé una coppia infertile senza nessun motivo apparentemente che possa giustificare tale condizione di infertilità. Visita ginecologica della donna normale, riserva ovarica nella norma, apparato genitale femminile integro. Dal lato maschile spermiogramma nella norma, dosaggi ormonali della norma, assenza di varicocele e assenza di infezioni delle vie seminali. Un classico quadro in cui la coppia si chiede come mai non si riesca ad avere la gravidanza.
Ma forse siamo giunti a un punto di svolta. Una scoperta tutta italiana ha pubblicato un suo lavoro sulla rivista internazionale “Cell report”. Una proteina chiamata Sam68 sembra essere un elemento indispensabile affinché possa formarsi uno spermatozoo normale. La proteina Sam68 è stata indicata come una proteina in grado di svolgere un ruolo importantissimo nella formazione degli spermatozoi normali tant’è vero che nei maschi con ridotta fertilità tale proteina è assente o presente in quantità inadeguate.
Questo studio ha fatto quindi emergere come la proteina Sam68 sia un elemento nel complesso processo attraverso il quale lo spermatozoo giunge a maturazione, e sarebbe quindi indispensabile per la produzione di tutti i messaggi contenuti nel mRNA, molecole queste che custodiscono il nostro codice genetico contenente i codici per costruire tutte le proteine che sono poi indispensabili per una completa e normale maturazione dello spermatozoo in modo da renderlo in grado di fecondare l’ovocita, ossia il gamete femminile, e dare quindi sviluppo e forma a un embrione sano.
Lo studio ha documentato l’utilità di questa proteina dimostrando come, nelle cavie in cui l’attività della Sam68 fosse stata inibita, non vi era più la naturale e fisiologica maturazione degli spermatozoi. L’assenza quindi della Sam68 porta alla formazione di spermatozoi poco mobili e mal conformati. Questo studio porta sicuramente ulteriori possibilità di capire perché vi siano delle infertilità senza causa apparente permettendo quindi in un futuro, che ci auguriamo sia abbastanza vicino a noi, di poter correggere alcune alterazioni molecolari responsabili dell’infertilità maschile.
Andrea Militello
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Andrea Militello è un medico chirurgo specialista in urologia e andrologia, nato a Ravenna il 19 settembre del 1965. Ama a tal punto il suo lavoro da occupare circa 12 ore di ogni sua giornata, ma è al contempo un fervido amante dello sport anche se ormai per necessità viene relegato a praticarlo in palestra alle sei di mattina. Detiene un incarico di libera docenza all’Università Federiciana e all’Università di Ostrava ,e fa parte del comitato tecnico scientifico della Yamamoto research con qualche titolo da poter elencare (anche se non sarà questo il caso).Eletto nel 2014 e 2018 miglior andrologo d’Italia. Appassionato di videogiochi, è stato uno dei primi acquirenti della PlayStation nel lontano 1984 e durante i fine settimana piovosi spolvera il joystick per riscoprire il giocatore incallito che si cela sotto al camice; se esce il sole, però, la famiglia reclama attenzioni. Ama leggere, specialmente i thriller, mentre al cinema preferisce i film d’azione.