Nella vita, spesso succedono le cose più disparate e assurde, che non avevamo calcolato o speravamo non succedessero proprio a noi. Tra queste, purtroppo, rientra anche la perdita della memoria, che può avvenire in seguito a un incidente o a una malattia neurodegenerativa; e quando, e se, succede, lascia una ferita nel cuore che, nella stragrande maggioranza dei casi, non riuscirà mai a rimarginarsi (soprattutto perché non si riuscirà nemmeno a ricordare siffatta vicenda). Tuttavia, gli scienziati sono al lavoro, ormai da anni, verso la scoperta di un antidoto che possa porre rimedio a una delle cose a cui nessuno vuole andare incontro; e tra gli antidoti per prevenirla, è venuto fuori il sesso.
Come riportato da Business Insider, lo studio in questione – pubblicato sulla rivista Archives of Sexual Behaviour – è stato condotto da Mark Allen, dell’Università di Wollongong in Australia. Nello specifico, ha analizzato alcune caratteristiche (come lo stato socioeconomico, quello di salute, la dieta e il loro benessere) di oltre 6.000 persone di età superiore ai 50 anni, sottopostesi a un test mnemonico in cui hanno risposto anche alla domanda inerente a quante volte fanno sesso generalmente. Dopo 24 mesi, gli stessi pazienti hanno ripetuto l’esperimento, e gli studiosi hanno constatato come chi testimoniava di aver avuto un’attività sessuale più intensa, e una vicinanza emotiva maggiore con il/la proprio/a partner, ha fatto registrare anche una maggiore laboriosità di memoria. Sebbene, in realtà, i compiti assegnati per appurare il tutto riguardassero solamente esercizi di memoria a breve termine.
In tal senso, non si riportano dati certi che il sesso sia uno tra i fautori principali di una memoria a lungo termine, e più persistente al passaggio degli anni, ma molti altri studi, svolti negli anni precedenti a quello su citato, potrebbero comprovarlo. Infatti, se secondo Allen il sesso coadiuva zone collegate alla memoria come l’ippocampo, suoi colleghi, mediante loro ricerche, hanno rilevato che un intenso – anche in età avanzata – esercizio sessuale sia portatore di notevoli benefici come: la crescita delle cellule nell’ippocampo; una potenza encefalica maggiore nelle persone anziane ancora attive sessualmente; aiutare le donne a ricordare le parole astratte; una maggiore scioltezza verbale; capacità di percepire, in lontananza, gli oggetti, e quanta ce ne fosse tra loro.
Insomma, sapevamo già che l’erotismo, di per sé, apporta benefici non indifferenti al corpo umano. Aiuta a perdere peso, rende più sereni e felici dal momento che rilascia sostanze come la dopamina e altre; e se qualcuno avesse ancora dubbi sulla sua validità, la possibile funzione apportata alla memoria sarà un quid a suo favore. D’altronde, in un momento come questo dove si impegnano anima e corpo in casa per tenersi occupati e sottrarsi a ogni pensiero negativo cagionato dalla quarantena, forse si preferirebbe “perdere la memoria” e non ricordare mai più quanto accaduto in questi mesi. Ma ricordiamoci che, nonostante i brutti momenti che attraverseranno, in più fasi, la nostra vita lungo il suo corso, la facoltà di ricordare è la cosa più importante al mondo, e che solo rammentando potremo non sbagliare più (stupidità permettendo).
Anastasia Gambera
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